venerdì 31 luglio 2009

Le attività di aerosol vengono previste dai servizi meteo



Il maggiore Guido Guidi ed il colonnello Costante de Simone prevedono spesso, nell'ambito delle previsioni meteo, "innocue velature" e "nubi di passaggio": in realtà essi preannunciano le operazioni chimiche attuate per mezzo di aerei che, il 30 luglio 2009, nell'arco di una mezz'ora, hanno oscurato il cielo. Nonostante le alte temperature ed i bassi valori di umidità relativa, i velivoli hanno rilasciato spesse e persistenti scie tossiche che si sono poi espanse nel cielo sopra Sanremo, creando uno strato che filtra la luce solare. Come spiegano i due meteorologi con le stellette queste scie, in concomitanza con valori inidonei alla loro formazione e per di più persistenza? E' evidente che essi mentono in modo spudorato: con le loro menzognere previsioni meteorologiche, cooperano con gli avvelenatori di cui coprono le criminali attività di avvelenamento della biosfera.

martedì 28 luglio 2009

WANTED!

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Si ringrazia Daneel per la segnalazione.

lunedì 27 luglio 2009

U.F.O. a Sanremo, ieri ed oggi

Come è noto i fenomeni ufologici, per quanto molto più frequenti in questi ultimi decenni, non sono peculiari della nostra epoca: infatti non mancano testimonianze e resoconti che risalgono all’antichità, al Medioevo ed all’età moderna (Basilea, Norimberga) in cui sono descritti clipei, (letteralmente "scudi") travi infuocate, globi, strane "stelle". Sia in alcune opere d'arte sia in testi letterari e cronache sono effigiati o ricordati fenomeni aerei anomali.


Ieri

Nel 1627 a Sanremo furono avvistate "luci fantasma", ripetutamente tra giugno ed ottobre. Le luci furono viste presso l’allora convento dei Cappuccini che sorgeva nell'area attualmente occupata dal solettone e dalla stazione delle autolinee, a ridosso di Piazza Cristoforo Colombo.

Erano bagliori che comparivano nelle ore notturne, con un aspetto simile a grandi torce e dalla luminosità molto intensa. Il fenomeno convinse la diocesi di Albenga, da cui allora dipendeva Sanremo, in seguito ad una precisa richiesta di papa Urbano VIII (1623-1644) cui era giunta notizia dei fatti, a svolgere un'indagine attraverso questionari distribuiti a tutte le persone - pare fossero migliaia - che avevano notato quelle luci. Tutti confermarono l’avvistamento, ma non si addivenne ad una spiegazione.


Oggi

Sempre a Sanremo, Il 29 maggio 2009, alle ore 21.00, è stata ripresa una sfera che si muoveva da Nord-Ovest verso Sud-Est a circa due chilometri in linea d'aria dal punto di osservazione. L'oggetto ha sorvolato il centro della città per poi scomparire all'improvviso. Qualche giorno prima si era verificato un evento simile.

Il 30 maggio 2009 alle ore 21.30 circa abbiamo avvistato un oggetto dall'apparenza sferoidale che stazionava sopra il crinale di una montagna nell'immediato entroterra della città: la luce, di colore bianco azzurrognolo e pulsante, dopo circa 25 minuti, ha cominciato a scendere per sparire, infine, dietro lo spartiacque montano.

Il 15 luglio, sulla verticale del litorale ligure hanno stazionato per alcune ore due sfere luminose, distanti tra loro diverse centinaia di metri. Gli oggeti non identificati sono quindi improvvisamente scomparsi alla vista, così come erano apparsi.

Anche il 26 luglio 2009, verso le 21.15, è stato filmato un globo brillante che ha incrociato sopra il litorale: dopo un paio di minuti, è scomparso, come se si fosse dissolto.

Di che cosa si tratta? Sono ordigni extraterrestri? Entità di luce ultradimensionali? Sonde aliene?

N.B. In testa all'articolo alcuni fotogrammi tratti dal filmato qui sotto.





Fonti:

B.M., Avvistato un altro U.F.O. nei cieli di Sanremo, 2009


Zret Blog

Boato a Sanremo ed a Taggia: che cosa è accaduto veramente?

Un boato è stato sentito nel primo pomeriggio nell'imperiese. Secondo alcune segnalazioni sembra che il forte suono sia stato avvertito principalmente nell'area di Taggia, dove, in via cautelativa, sono state evacuate alcune scuole. Qualche attimo di paura per i più piccoli, ma nessuna conseguenza. Sembra che il rumore sia stato provocato da un aereo che ha superato la barriera del suono.

Stefano Michero (SanremoNews)


Le scuole elementari di Taggia sono state evacuate, intorno alle 16:10 di ieri, in seguito ad una forte esplosione, che ha scatenato il panico in tutta la città e che, molto probabilmente, è stata provocata da un aereo che ha superato la barriera del suono. La notizia trapela soltanto oggi che, a mente fredda, si è capito che poteva trattarsi di un falso allarme. Ieri, tuttavia, insegnanti e dirigenti scolastici, udita la forte deflagrazione e temendo che potesse trattarsi di un ordigno, di un terremoto o di qualche altra calamità, hanno applicato il piano di emergenza, facendo uscire i ragazzi in tre punti diversi della scuola. Una decina di minuti dopo sono stati fatti rientrare. Preoccupazione anche da parte dei genitori dei piccoli alunni, molti dei quali attendevano i loro figli fuori da scuola, per il termine delle lezioni, che, alla vista dell'evacuazione, hanno temuto il peggio.

Fabrizio Tenerelli (Riviera24.it)

Sono questi i due trafiletti pubblicati dalla stampa locale on line. In questo modo è stata riportata la notizia circa un assordante boato udito il giorno 20 maggio 2009 alle ore 16:06 in un'area piuttosto ampia della provincia di Imperia. Il fragore è stato, infatti, avvertito nei comuni di Sanremo, Taggia, S. Stefano al mare ed ha allarmato la popolazione. La spiegazione ufficiale, facilmente prevedibile e riferita negli scarni articoli sopra inseriti, è stata la seguente: un aereo ha infranto la barriera del suono, provocando il tipico bang.

L'episodio è occorso nell'ambito della solita ed intensa attività di irrorazione chimico-biologica: mentre decine di velivoli incrociavano nei cieli della zona, si sono visti, più o meno in concomitanza con il tonitruante rumore, due Piaggio P-180 Avanti dell'Aeronautica militare in formazione che, rilasciando delle scie chimiche semicircolari, hanno sorvolato Sanremo e Taggia. Qualche testimone ha sentito il frastuono ed ha scorto un piccolo velivolo che generava una scia. Da rilevare che alcuni bagnanti di Bussana e di Arma di Taggia, di lì a qualche minuto dall'evento, hanno notato una sostanza giallognola (zolfo?) che, ricadendo dal cielo, si vedeva galleggiare a pochi metri dalla battigia.


Quali altre ipotesi si possono proporre circa il singolare avvenimento?

- I Piaggio P-180 sono intervenuti per una singolare operazione di aerosol (vedasi foto).

- Alcuni intercettori si sono levati in volo per abbattere un aereo chimico in avaria, prima che precipitasse. In questo caso il boato è da collegare al velivolo abbattuto e la ricaduta della polvere gialla (zolfo?) è da associare a quanto viene solitamente disperso in atmosfera insieme con altri elementi e composti.

- Il P-180 raggiunge una velocità massima di 754 km/h, velocità di gran lunga inferiore a quella necessaria per superare il muro del suono, perciò si può escludere che il bang sia stato provocato da due caccia. Semmai è plausibile che sia avvenuto un incidente in quota tra velivoli impegnati nelle attività chimiche. Ciò sarebbe coerente con la ricaduta di materiale al suolo.



Infine esiste un’altra spiegazione, ma, almeno per ora, preferiamo non accennarvi neppure. La versione ufficiale, alla luce delle testimonianze e della documentazione fotografica, non appare credibile. Come per i fatti nei cieli della Sila, prima o poi, l’episodio in oggetto probabilmente sarà ricostruito nella sua reale dinamica.


Rivolgiamo un invito ai gentilissimi lettori: se qualcuno ha scattato fotografie o realizzato dei filmati dell'episodio, saremo lieti di pubblicare il materiale. Garantiamo il più rigoroso anonimato.

Ringraziamo l'amica Giovanna, cofondatrice del Comitato Tanker Enemy, per le preziose informazioni forniteci.

sabato 18 luglio 2009

30 giorni

Sanremo, 15 luglio 2007, ore 10:47: il termometro segna 43° Celsius. Sopra di noi il cielo è sfregiato da scie chimiche di tipo persistente.

Considerata la temperatura di 43 ° Celsius sul livello del mare e valutando un gradiente di circa 6,5 ° Celsius per ogni Km di aumento di quota, possiamo concludere che che a 9.000 metri di altitudine si potevano rilevare, quel giorno, -16,4 ° Celsius. Siamo ben lontani dai - 42° necessari per la sola formazione di condensa ed ancor meno per la persistenza.

Sappiamo che la sola temperatura non è sufficiente e che è necessaria anche un'elevata percentuale di umidità relativa, ma anche se ciò non fosse vero, come vediamo, quella rovente mattina non esisteva nemmeno la temperatura idonea per la formazione di contrails.

Se poi vogliamo essere precisi, dobbiamo far notare che i velivoli che si possono avvistare ed osservare (anche quando non emettono scia ed anche nel buio delle ore notturne) sono gli aerei militari impegnati nelle irrorazioni a bassa quota. Infatti i vettori commerciali, anch'essi coinvolti nell'"operazione cloverleaf" e che sorvolano a quote superiori agli 8.000 metri, non sono assolutamente quelli che possiamo vedere noi da terra.

Detto questo, visto che gli aerei che possiamo scorgere volano quasi sempre a quote comprese tra i 1.500 ed i 5.500 metri, è facile verificare che la temperatura a quelle altitudini, il 17 luglio era compresa tra i 33 ed i 6,7 ° Celsius sopra lo zero termico. Contrails e per di più durevoli? IMPOSSIBILE! Non prendeteci in giro, per favore!

Se intendiamo berci tutte le menzogne che ci raccontano gli "esperti" di turno, è affare nostro. Sta a noi decidere.

Intanto il Comune di Sanremo, con il nuovo Sindaco Maurizio Zoccarato, ha emanato una serie infinita di divieti, come, ad esempio, il divieto di mangiare un gelato per strada, oppure la proibizione di sedersi sul bordo delle fontane. Nel frattempo il cielo è perennemente oscurato da false contrails e l'aria è irrespirabile, le rare e brevi precipitazioni rilasciano non si sa quali veleni, ma l'amministrazione matuziana offre il patrocinio a ridicoli e menzogneri convegni sul "meraviglioso microclima della Liguria di ponente". Siamo di fronte ad un lento genocidio del quale pochi citttadini si avvedono e se chiediamo risposte dai nostri politici, otteniamo solo silenzio. Silenzio colpevole, poiché essi sanno, ma non hanno intenzione di perdere la poltrona, per cui preferiscono assecondare ordini dall'alto, favorendo la disinformazione, pur di non rinunciare a potere, denaro e privilegi.

Il Sindaco Zoccarato è stato da noi invitato a rispondere in modo chiaro sulla questione "scie chimiche". Gli sono stati forniti ampia documentazione e decine di filmati. Egli, per legge, ha trenta giorni per rispondere in modo esauriente ad un'istanza di un cittadino. Se non lo farà, sarà denunciato, come il suo predecessore, per omissione d'atti d'ufficio.

Trenta giorni, egregio signor Sindaco. Trenta giorni.

martedì 14 luglio 2009

OGGI SCIOPERO

Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana.

domenica 12 luglio 2009

Sanremo guide: l'elogio delle scie chimiche

Sul sito Web "Sanremo Guide" campeggia in bella mostra un'animazione flash con una scia chimica in movimento. Il portale vorrebbe invitare i turisti a visitare la città di Sanremo.

sabato 11 luglio 2009

La volontaria neutralizzazione delle perturbazioni



Nei manuali di meteorologia viene ripetuto più volte: "Le scie di condensa possono, in taluni casi, ingrossare le nuvole, fino a facilitare le precipitazioni". Si deve ricordare che, almeno in minima parte, le contrails - quelle vere - forniscono un lieve contributo ad incrementare l'umidità atmosferica.

Se vogliamo attenerci a quanto ci viene mendacemente spiegato dagli organi ufficiali nonché dagli stessi disinformatori, le scie di condensa si formano grazie al notevole apporto di umidità in uscita dai gas di scarico dei jet. Questo provocherebbe, secondo la teoria ufficiale, la formazione di una scia di condensa anche in completa assenza di umidità relativa in atmosfera. Sappiamo che non è così, in quanto una scia di condensazione, secondo gli studi originali di F.A.A., N.A.S.A., U.S.A.F., E.S.A., si forma a quote superiori agli 8/9.000 metri, a temperature inferiori ai -42° Celsius e con valori di umidità relativa superiori al 70%. [1]

La totalità dei velivoli che noi cittadini possiamo avvistare e distinguere nei dettagli da terra è costituita da aerei militari che volano a quote comprese tra i 1.500 metri (a volte anche meno) ed i 5.600 metri circa. E' impossibile distinguere nei particolari o udire distintamente aeroplani che incrociano alle altitudini tipiche degli aerei di linea! Questi elementi obiettivi inducono a dubitare delle spiegazioni ufficiali, poiché tali apparecchi emettono scie (persistenti e non) che non si dovrebbero assolutamente nemmeno formare, dati i fattori fisici esistenti. Sono scie artificiali che oscurano il sole, creando una sottile patina artificiale tra noi e gli strati superiori dell'atmosfera. Com'è possibile che si formi la condensa, se questi aeroplani volano a quote di gran lunga inferiori agli 8.000 metri e quindi a temperature (vedi d'estate) spesso superiori allo zero termico? [2] La condensa non si può formare al di sopra dello zero termico e tanto meno può creare "tappeti" artificiali che si sostituiscono alle nubi naturali! [3] A riprova del fatto che siamo di fronte (per lo meno per i velivoli che abbiamo modo di avvistare da terra) ad aerei militari, rammentiamo il dato non confutabile che i velivoli militari hanno quote loro assegnate comprese tra i 1.200 metri circa ed i 6.000 metri circa.


La sistematica distruzione delle formazioni nuvolose

Ad un'attenta osservazione notiamo, invece, che queste scie che evidentemente non sono composte da vapore acqueo, esercitano un'azione del tutto opposta a quella dichiarata nei manuali che illustrano il fenomeno della condensazione degli scarichi degli aeroplani. Queste formazioni CHIMICHE tendono a distruggere le formazioni nuvolose, sostituendosi completamente ad esse, come già spiegato. Il loro effetto è esattamente l'opposto di quanto ci viene ufficialmente ammannito: dissolvono le nuvole! La conclusione logica è che queste scie non sono composte da vapore acqueo, ma, come confermato dalle analisi delle acque piovane, del suolo e di ortaggi, in gran parte da trimetilalluminio e bario, notoriamente elementi igroscopici. Il trimetilalluminio, in special modo, ha la caratteristica precipua di acquisire volume a contatto con l'ossigeno, catturando via via l'umidità. Ciò è palesato dal fatto che l'umidità relativa crolla letteralmente alle quote di irrorazione e cala in modo sensibile anche al livello del mare nelle aree sottoposte alle attività clandestine di aerosol. Lo si può verificare grazie alle radiosonde, ma si può anche averne la conferma, tenendo sotto controllo i valori di una stazione meteorologica elettronica portatile. Basteranno soli trenta minuti, in molti casi, per vedere precipitare l'umidità relativa anche del 30% dall'inizio dei passaggi dei tankers sulla zona di osservazione.

E' solo condensa?



[1] "L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente". [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - 2006 – pag. 86]

"L'espansione delle scie di condensa nonché la loro persistenza dovrebbe essere subordinata (secondo quanto affermato dalla N.A.S.A.) alla sovrassaturazione rispetto al
ghiaccio con valori superiori al 150%. Se, infatti, per la formazione della scia può valere la nucleazione eterogenea, non così è per l'espansione: il particolato è troppo esiguo per sostenere una nuvola enorme e si ricade dunque nella nucleazione omogenea. La persistenza è semplicemente un congelamento della scia in un equilibrio fra sublimazione e brinamento. Non così l'espansione, che implica la formazione continuativa di cristalli di ghiaccio".

Lo stesso Maggiore Guido Guidi afferma (ospite della trasmissione Geo & Geo), sebbene
anch'egli segua le direttive tese a disinformare un pubblico non attento: "Le scie si vedono quando c'è molta umidità negli strati dell'atmosfera, ovvero quando questa umidità sta arrivando accompagnata da aria abbastanza calda e quindi questa umidità concentrata negli strati più alti dell'atmosfera condensa al momento del passaggio dell'aeroplano, che è un elemento perturbante per i gas di scarico che rilascia, ma anche per il fatto stesso di perturbare la situazione di tranquillità, di equilibrio dell'atmosfera e quindi dare la possibilità a questa umidità di condensare e quindi di essere visibile. Se questa umidità è in aumento, se è molto consistente il contributo di umidità, le scie tendono a divenire sempre più larghe e noi usiamo dire che tendono a divenire persistenti nel cielo e quindi anche a dar luogo a nuvolosità".

[2] La temperatura cala di circa 6,6° Celsius ad ogni chilometro di altitudine rispetto al livello del mare. Ciò significa che se nel periodo estivo si rilevano, ad esempio, 35° Celsius a quota zero, si registreranno +21,8° C a 2000 metri e -17,8° C ad 8.000 metri. Siamo ben lontani dai -42° Celsius sotto zero! Questi paramentri, come si vede, non sono idonei alla formazione delle scie di condensa.

[3] La stessa N.A.S.A., fonte ritenuta attendibile dagli assertori della teoria delle scie di condensa, dichiara che affinché si raggiungano le condizioni per la persistenza di una contrail, è necessario che si verifichino condizioni di sovrassaturazione rispetto al ghiaccio di molto superiori al 100% se non prossime al 150%!


Link correlati:

- Menzogne persistenti su Milano
- Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni
- Irrorazioni chimico-biologiche a bassa quota: la testimonianza di un fisico
- Scie chimiche: un disinformatore involontariamente confuta la teoria delle scie persistenti
- Non vedo, non sento, ma sparlo



NOTA di servizio destinata ai disinformatori

Le immagini riproposte in questo articolo (e già presenti in passate pubblicazioni), relative alle radiosonde e che avete fatto rimuovere dai server Imageshack, sono state reimmesse su altro server da noi gestito. Ogni vostro inutile tentativo di occultare dati e verità oggettive, verrà da noi contrastato con ogni mezzo lecito.

giovedì 9 luglio 2009

Attacco all'informazione

Recenti fatti ed acquisizioni ci inducono a pensare che la disinformazione stia preparando un attacco contro il Comitato Tanker Enemy, evitando, però, di sfiorare la questione "scie chimiche", ma appigliandosi a cavilli del ginepraio normativo. E' quindi possibile che qualcuno decida di ricorrere a calunnie, ad insinuazioni e ad accuse del tutto pretestuose, pur di bloccare la divulgazione sulle scie chimiche. Qualsiasi eventuale azione contro il Comitato Tanker Enemy, nella forma di sabotaggio del blog o di iniziative "legali" contro i suoi rappresentanti dovrà essere interpretata come un pretesto per censurare l'informazione. Qualsiasi eventuale misura, dichiarazione ed addebito ai danni del Comitato e dei suoi esponenti sarà una plateale scusa volta a criminalizzare la libertà di espressione e di ricerca.

Ecco come lo Stato impiega alcuni operatori appartenenti alle forze dell'ordine. Clicca qui.




Fonte: Tanker Enemy

mercoledì 8 luglio 2009

Chemtrail connection (articolo di Carolyn Williams Palit)

Pubblichiamo uno studio della ricercatrice indipendente Carolyn Williams Palit nell’accurata traduzione del gentilissimo Corrado Penna. Si tratta di un articolo piuttosto complesso, ma i cui contenuti, senza dubbio dirompenti, saranno meglio compresi, dopo aver letto Il progetto R.F.M.P, Le microonde: arma contro la biosfera e L’aeronautica militare ti vuole L.O.V.


Il parlamentare [statunitense, n.d.t.] Dennis Kucinich menzionava le scie chimiche come un’arma esotica nella sua proposta di legge, The Space Preservation Act of 2001 [Legge per la preservazione dello spazio, n.d.t.], H.R. 2977, presentata al 107° Congresso degli Stati Uniti. Leggetela, perché offre un’ottima visione d’insieme di ogni tipo di arma esotica presente nel nostro [statunitense, n.d.t.] arsenale. A quanto sembra, ci sono molte tecnologie correlate che servono per lo spionaggio, le comunicazioni, la guerra oltre alla tecnologia spaziale, che usano il rilascio nell’atmosfera e nello spazio di carbone, prodotti chimici, cationi metallici, alluminio e bario.

Scie chimiche e riscaldatori ionosferici sono tecnologie collegate fra loro e direttamente connesse alla costruzione di armi spaziali ed atmosferiche, insieme con la costruzione di antenne disseminate [sul territorio] per la sorveglianza illegale ed i programmi psicotronici. Il brevetto qui di seguito esposto è per un’antenna al plasma priva di struttura, ma che viene denominata lente nella denominazione [del brevetto]. Perché viene denominata lente, se si tratta di un’antenna? È solo un’antenna? Fate click sul link, leggete il brevetto con attenzione e vi renderete conto che la ionizzazione dell’atmosfera può creare qualcosa come un canale di plasma. Questi canali plasmatici possono essere usati come una linea elettrica che porta ad un bersaglio. Inoltre trasmissioni elettromagnetiche come microonde, onde radio o onde ELF [Extremely Low Frequency, onde a frequenze molto basse, n.d.t.] possono essere inviate lungo questi canali plasmatici

Brevetto dell’aeronautica militare n° 5.900.986
Scholfield 4 Maggio 1999

“lenti focali a colonna”

http://tinyurl.com/yvrzbe

CONTESTO DELL’INVENZIONE

1. Settore dell’invenzione

La presente invenzione è sviluppata nel settore delle lenti ottiche e, in particolare, delle lenti che producono un fuoco a forma di colonna con l’asse della colonna focale perpendicolare al piano principale della lente.

2. Descrizione della tecnologia precedentemente sviluppata

Il concetto dell’impiego di plasma generato da scariche elettriche guidate dal laser nell’atmosfera come elemento conduttivo di un’antenna fu introdotto da Vallese (brevetto U.S.A. No. 3,404,403) nel 1968. Nel 1970 Vaill riuscì a produrre una scarica elettrica guidata dal laser (J. R. Vaill, D. A. Tidman, T. D. Wilkerson, D. W. Koopman, "Propagation of High-voltage Streamers Along Laser-induced Ionization Trails," Applied Physics. Letters, Vol. 17, No. 1, pp. 20-22, Jul. 1, 1970) [propagazione di scariche elettriche ad alto voltaggio lungo scie di ionizzazione indotte col laser, n.d.t.]. L’obiettivo principale era lo sviluppo di un’antenna senza struttura fisica, ma con un’ampia area efficace. Mentre il lavoro di base, sia teorico sia sperimentale, per le antenne laser è stato realizzato con successo, non era stato raggiunto né l’obiettivo di produrre una colonna ionizzata di atmosfera da adoperare come antenna né quello di guidare delle scariche elettriche. La maggiore difficoltà nella produzione di un’antenna di plasma consiste nel fatto che il plasma inizialmente creato tende a bloccare la radiazione necessaria a mantenerlo nella forma a colonna richiesta. Varie strategie sono state impiegate per superare questa difficoltà. Per esempio, Dwyer ha usato un laser per ionizzare leggermente una colonna atmosferica e quindi ha scaricato un generatore Marx [generatore che produce una tensione circa 100.000 Volt, n.d.t.] attraverso la colonna debolmente ionizzata per permettere una concentrazione sufficientemente alta di elettroni liberi (T. J. Dwyer et al, "On the Feasibility of Using an Atmospheric Discharge Plasma as an RF Antenna," IEEE Trans. on Antennas and Propagation, Vol. APPLICATION-32, No. 2, pp. 141-146, February 1984).

BREVE DESCRIZONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione è una lente che produce un fuoco a forma di colonna con l’asse della colonna focale perpendicolare al piano principale della lente. La lente rifrange un fronte d’onda incidente con una distanza focale che dipende dalla distanza radiale dall’asse della lente. Questi fuochi producono una colonna focale. I raggi di curvatura della superficie primaria della lente dipendono dalla lunghezza scelta per la colonna focale. La radiazione così focalizzata può essere impiegata per generare superfici di elettroni liberi nell’atmosfera che fungano da antenna, per funzionare da linea di trasmissione elettromagnetica, per indurre scariche elettriche o per misure di conteggio elettronico. […]

Il progetto della lente di questa invenzione permette alla radiazione incidente di viaggiare attraverso qualsiasi tipo di plasma esistente e così di limitare i blocchi che si verificavano nelle tecnologie precedentemente messe a punto.

Se informazioni su questa antenna/lente atmosferica sono pubblicamente disponibili, quali altre tecnologie simili vengono usate dall’aviazione militare che risultano classificate?

Il programma VRTPE sviluppato dall’Università del Texas di Austin usa scie di bario disperso nell’atmosfera. Questa viene denominata conduzione barica e permette ai militari di vedere la terra in una rappresentazione 3D, come arma di sorveglianza per la visione tridimensionale di tutto il territorio. Il bario permette loro di vedere dentro le nostre case così come l’ingestione di una bevanda al bario permette ai raggi x di fotografare il nostro sistema digestivo? Forse quest’arma viene usata sulle nostre comunità sotto il pretesto della “guerra alla droga” e della “guerra al terrore”? Il Ministero della “difesa” è stato coinvolto nella Guerra alla droga per molti anni. Chissà fino a che punto è aumentato il suo coinvolgimento negli affari interni sotto la nuova Guerra al Terrorismo?

Schermi ionosferici di particelle (i cosiddetti scudi antimissile delle Guerre Spaziali) vengono creati dall’irrorazione di particolato nell’atmosfera (scie chimiche) che viene quindi "pompato in alto" elettromagneticamente da emittenti sul terreno (vedi i brevetti Eastlund). Ciò crea quelli che vengono chiamati schermi ionosferici di particelle (grandi strutture di plasma sagomati a forma di campana). Queste strutture schermano i naturali campi elettromagnetici terrestri. Alcuni brevetti correlati a questa tecnologia fanno riferimento a ciclotroni o girotroni come emittenti.

Lavorando in un modo non focalizzato, i girotroni creano campi magnetici oscillanti che stanno danneggiando e disturbando mentalmente e fisicamente le persone, gli animali e l’ambiente. Questi campi creati da girotroni si possono estendere fino a 200-500 miglia in diametro, ed il sistema di girotroni (Flash Radar Archives, radaranomalies.com) è un’enorme rete che copre tutta la nazione [gli Stati Uniti, N.d.T.].

Essa può essere impiegata per la manipolazione della mente e dell’umore sulle persone abitanti in una certa area geografica. Tale rete di girotroni esiste anche in Europa. Se il girotrone lavora in maniera focalizzata può sparare un raggio nell’atmosfera.

La caratteristica riflessività di base di questi girotroni è spesso denominata “pulsazione radar” o “impulso radar” dai ricercatori. Le località rilevate corrispondono ai vecchi siti della Ground Warfare Emergency Network (Rete di Emergenza per la Guerra Terrestre) che erano un sistema alternativo per le comunicazioni militari. Molti attivisti contro le scie chimiche hanno suggerito che questi vecchi radar sono stati probabilmente convertiti in girotroni per emettere microonde o in qualche altro tipo di emettitore di impulsi di campi magnetici.

Alcuni dei composti maggiormente presenti nelle scie chimiche sono carbone, alluminio, cationi di metallo, fibre di nano-cavi, e bario (carnicom.com). Guardate come il bario e l’allumino sono stati usati per costruire una mappatura dei campi elettrici e magnetici naturali dell’atmosfera e dello spazio e per studiare la propagazione dei fasci di particelle.


Rilascio di composti chimici nella ionosfera
T N Davis

Istituto di Geofisica, Università dell’Alaska di Fairbanks, U.S.A.

Pubblicazione stampata: edizione 9 (settembre 1979)

Sommario. Reso possibile dalla disponibilità di razzi per finalità di ricerca nei tardi anni ‘50, il rilascio ionosferico di composti chimici e di particelle cariche ad alta velocità per formare traccianti o perturbazioni, ha contribuito ad ottenere molte informazioni su ionosfera, termosfera e magnetosfera. Il rilascio di scie di sodio, litio, alluminio ed ossido nitrico [NO, detto anche monossido d’azoto, N.d.T.] ha permesso l’osservazione dettagliata del movimento di masse neutre di masse ad altitudini superiori ai 50 km. Lo sviluppo di tecniche di rilascio della termite al bario [composto utilizzato con scopi militari sin dalla seconda guerra mondiale per la realizzazione di bombe incendiarie, N.d.T.] ha permesso osservazioni del moto sia di particelle neutre sia di ioni: l’osservazione di questi ultimi porta quasi direttamente alla determinazione di campi elettrici ionosferici, il rilascio di vapori di bario a velocità maggiori della velocità di fuga terrestre [la velocità minima richiesta per sfuggire al campo gravitazionale della Terra muovendosi perpendicolarmente alla superficie, N.d.T.] permette di tracciare le linee del campo magnetico, gli effetti delle correnti di Birkeland e l’osservazione simultanea del campo elettrico a differenti altitudini su una linea di campo geomagnetica. L’eiezione di elettroni di energia fra 1 e 40 keV [kilo elettronvolt, n.d.t..] da razzi facendo uso di cariche sagomate fatte detonare ad altitudini al di sopra dei 400 km è stata utile per studiare la propagazione dei fasci di particelle, per tracciare le linee del campo magnetico e per esaminare gli effetti dell’impatto di elettroni nell’alta atmosfera.

doi: 10.1088/0034-4885/42/9/003

URL: stacks.iop.org/0034-4885/42/1565

Bisognerebbe realizzare una mappatura dei campi magnetici ed elettrici dell’atmosfera, della ionosfera, dello spazio e della terra, prima di poter manipolare o controllare questi campi. Il vapore di bario nell’atmosfera permette di “tracciare” un campo elettrico o “studiare” un fascio.

Nuvole di ioni di bario

Un atomo può diventare ionizzato a causa dall’assorbimento della radiazione luminosa. L’atomo di bario è particolarmente facile da ionizzare, perché il suo elettrone più esterno è legato molto debolmente [all’atomo stesso]. Se una massa di bario viene vaporizzata nello spazio, producendo una nuvola di bario, la maggior parte del bario viene ionizzato dalla luce del sole in meno di un minuto. La nuvola [di bario] si muove quindi in risposta alle forze elettriche presenti nello spazio e può essere impiegata per studiare i campi elettrici nello spazio. ( http://www-istp.gsfc.nasa.gov/Education/wposion.html )

Questo significa che essi possono adesso vedere le configurazioni delle onde elettriche che si muovono attraverso le nuvole. Ciò è ovvio nelle immagini che ritraggono le nuvole di bario.

Irrorare o fare esplodere bario nell’atmosfera viene detto “rilascio chimico” [letteralmente in inglese “chemical release”] ed è una pratica collegata alla creazione del plasma. In questo articolo, “Esperimenti di laboratorio su onde Alfvén causate da plasma in rapida espansione e le loro relazioni con i fenomeni spaziali” di W. Gekelman, M. Van Zeeland, S. Vincena, e P. Pribyl, si può leggere una discussione su come usare rilasci di bario per studiare il movimento del plasma e per creare bolle di plasma.

Un programma sperimentale iniziato nel 1990 fu strutturato, in parte, per studiare l’interazione del plasma nell’ambiente con un denso e localizzato “rilascio chimico”. […] Il movimento del plasma potè essere tracciato da terra usando un telescopio. […] Cavità diamagnetiche sono state prodotte come negli esperimenti di laboratorio e sono state misurate con strumenti a bordo del satellite. In due casi nei quali è stato rilasciato bario alle maggiori altitudini il campo magnetico fu completamente schermato dalla bolla [Bernhardt et al., 1987]. La nuvola di plasma rilasciato fu osservata muoversi lateralmente attraverso il campo magnetico. Questo movimento fu denominato “slittamento” (skidding). Una recente simulazione tridimensionale al computer [Delamere et al., 2001] mostra onde di Alfvén che si propagano lungo il campo magnetico di sottofondo […] [ 6 ] Un denso plasma di alluminio, inizialmente del diametro di alcuni millimetri e di densità paragonabile a quella di un solido, si espande quindi a partire dalla superficie del bersaglio.

Nello studio sopra menzionato, il sole presumibilmente ha reso fluorescente il bario nell’atmosfera ed ha reso il plasma molto più visibile ad un certo tipo di telescopio. Provate a puntare una luce ultravioletta su voi stessi, e vedrete le cremose chiazze gialle di bario sulla vostra pelle. In ogni caso è facile vedere le tracce di onde e di fasci attraverso vapori di bario (nuvole generate dalle scie chimiche).

Cosa c’è ancora nelle scie chimiche? Particolato ultra fine di alluminio ed altri metalli. Se fate una ricerca con google scrivendo “laser produced plasmas” [“plasma prodotto col laser”], vi renderete conto che il plasma può essere prodotto usando vari metalli.

Il plasma può trasportare onde, frequenze. A loro volta le microonde possono essere impiegate per generare plasma. Jean -Louis Nadin, che sviluppa applicazioni del plasma finalizzate alla riduzione dell’attrito dell’aria per gli aerei, ci mostra come il carbone (diffuso in gran quantità nell’atmosfera) sia correlato alle microonde ed al plasma. L’energia elettromagnetica delle microonde generate da un magnetron viene assorbita dalla nuvola di particelle di carbone e viene prodotto un “plasmoide”). I plasmoidi possono essere impiegati come arma – essere inseriti in un’arma a raggi. Il proeittile ad energia pulsante (pulsed energy projectile – P.E.P.) è una versione terrestre di questo tipo d’arma. Il raggio del P.E.P. può arrivare a coprire a distanza di un miglio.

Come potete vedere, si può produrre plasma da un laser o da un magnetron (microonde) colpendo bario, allumino, rame o carbone. E così laser spaziali od aerei oppure armi a microonde che colpiscono i metalli con bassa energia di ionizzazione e che troviamo nelle scie chimiche, possono creare nuvole di bario vaporizzato e plasma. Gli U.S.A. hanno un laser aereo, montato sul muso di un jet.

Controllo delle condizioni climatiche, visione tridimensionale di tutto il territorio, comunicazione oltre l’orizzonte, trasmissione senza fili di energia, tele-monitoraggio climatico, tomografia del terreno, occultamento di jet o satelliti, proiezioni olografiche, armi ad energia diretta, rilascio atmosferico di sedativi e germi, manipolazione genetica per mezzo di nanomacchine ed una serie di altre applicazioni sono collegate con le operazioni di irrorazione.

Per adesso, tenete in mente questo concetto fondamentale: il plasma può essere adoperato per trasmettere immagini (nel nostro soggiorno su uno schermo al plasma o su uno schermo al plasma nell’atmosfera), suoni (sottili altoparlanti dal plasma), frequenze regolabili, (armi cinetiche), tocco fantasma (c’è un brevetto per questo), sensazioni fisiche, dolore tremendo (l’arma P.E.P. ad esempio), muovere oggetti, uccidere la gente ed agire come un’arma distruttiva. Proprio come una palla di luce, esso può penetrare acciaio, vetro, pietra ed altre sostanze.

Naturalmente può penetrare il vostro corpo ed il vostro cervello, spingere e tirare di qua e di là qualcosa dentro di voi a causa della polarità magnetica, "cucinarvi" dall’interno e "premere tutti i bottoni del vostro sistema nervoso" e del vostro cervello. Ricordatevi: un fascio di plasma può essere impiegato come una sorta di cavo elettrico per trasmettere onde radio, microonde, VLF [Very, Low Frequency, onde a frequenza molto bassa], LF [Low Frequency, onde a bassa frequenza], and ELF [Extremely Low Frequency, onde a bassissima frequenza].

domenica 5 luglio 2009

L'evoluzione delle attività clandestine di aerosol su Sanremo

Sanremo, un tempo ridente cittadina della riviera di Ponente, meta di turismo salutista, consigliata dai medici per l'aria pulita ed il benefico sole , è divenuta, dal 2005, una mefitica, spettrale, deprimente area di sperimentazione ad uso e consumo dei militari.

Un tecnico E.N.A.C., che vuole rimanere nell'anominato, ci ha informato che quest'area non è soggetta a controlli, né della Francia né dei controllori di volo italiani e per questo motivo è stata scelta come poligono utile alle sperimentazioni chimico-biologiche, nell'ambito di diversi progetti nei quali sono coinvolti civili (governo compreso) e militari.

Le chemtrails fecero la loro prima comparsa sui cieli di sanremo nel 2005. Il metodo di dispersione era quello classico (scie persistenti di giorno e di notte) e tale è rimasto sino a circa un anno fa, ma, in seguito al diffondersi delle informazioni su quanto stava accadendo in modo del tutto clandestino ed a discapito dell'integrità dei biomi e della salute dei cittadini, gli avvelenatori hanno cambiato strategia, concentrando la maggior parte delle operazioni durante le ore notturne. L'uso di scie chimiche di tipo persistente è, a quanto pare indispensabile, in quanto il trimetilalluminio è tra gli elementi dei quali si richiede la maggiore diffusione. Per questo motivo, dovendo dissimulare le irrorazioni diurne con aerosol effimeri e quindi con percentuali minori di trimetilalluminio, i tecnici preposti all'oragnizzazione delle attività chimico-biologice in atmosfera, hanno deciso di adoperare scie di tipo non persistente durante il giorno, facilmente mimetizzate nella nebbia chimica biancastra, risultato delle pesanti irrorazioni notturne.

Se prima, quindi, le attività clandestine di aerosol, per quanto evidenti, risultavano quasi del tutto invisibili ai dormienti abitanti di Sanremo, ora le autorità comunali possono addirittura organizzare conferenze sul "meraviglioso microclima della Città dei fiori", forti dell'apparente assenza di scie chimiche nei nostri cieli. E' presumibile che questo cambiamento di strategia, quasi un unicum nel panorama "scie chimiche", sia il frutto di accordi sotto banco tra amministrazione pubblica, militari ed esecutivo, al fine di tentare di frenare la drammatica emorragia di presenze turistiche nel comune ligure, attraverso questo stolto compromesso. Con questo accordo il nuovo sindaco, Maurizio Zoccarato, anziché chiedere con vigore l'interruzione delle attività di geoingegneria su Sanremo, si accontenta, auspice il feudatario del Ponente ligure, il ministro del sottosviluppo, Claudio Scajola, di far operare i militari in modo dissimulato, quel tanto da poter continuare ad ingannare gli imbelli cittadini, persi dietro a piste ciclabili, popolate da pantegane da mezzo metro, e parcheggi introvabili.

giovedì 2 luglio 2009

Non ci vuole un pennellatore grande, ma un grande pennellatore

Nel video il noto "esperto meteo" di Sanremo, Wasp... perdon, Achille Pennellatore in una sua gloriosa performance durante la quale menziona le "scie di condensazione". Evidentemente ha ben imparato la lezione.




Link all'immagine satellitare.
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