Si ripetono in Liguria i misteriosi boati: nei giorni scorsi assordanti deflagrazioni sono state udite ad Arma di Taggia ed a Roverino, frazione di Ventimiglia.
Alcuni cittadini preoccupati hanno scritto alle redazioni dei quotidiani locali per segnalare il fenomeno e per chiedere delucidazioni sulle possibili cause, ma nessun ente o "esperto" si è premurato di rispondere. Un lettore di Sanremonews, forse un appartenente alla cricca dei negazionisti, ha tentato di rassicurare i cittadini, chiarendo che le deflagrazioni provengono dalla cava “bergamasca”. E’ una spiegazione che non convince per nulla: la cava è nei dintorni della frazione Bevera e non prossima a Roverino. Inoltre le detonazioni sono risuonate anche altrove, in una zona compresa tra Diano Marina ed il confine con la Francia, lontano da cave o cantieri per la costruzione di gallerie. Tra l’altro, per scavare i tunnel, da tempo non si impiegano più le mine, ma speciali macchinari (talpe) che sbriciolano le rocce.
Stando così le cose, si deve ipotizzare che gli strani fragori, frequenti pure negli Stati Uniti e per i quali non sono state mai fornite risposte plausibili, sono legati ad operazioni belliche o all’uso di tecnologie esotiche. Le scie chimiche, le emissioni elettromagnetiche, i continui voli di unità militari compongono un quadro il cui soggetto oltrepassa la più fervida immaginazione.
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