Continuano senza requie i voli della morte: passaggio dopo passaggio, il cielo viene intonacato. Da quando, dopo qualche giorno di fermo tecnico, gli aerei chimici hanno ricominciato a tessere le loro ragnatele, l’azzurro del firmamento è virato prima nel celeste, quindi in un bianco in cui affiora appena una sfumatura grigio-cilestre che riduce la visibilità ad un miglio.
La nebbia di ricaduta, risultato dei voli notturni e delle irrorazioni con scie non persistenti durante il giorno, è sempre più fitta, soffocante, mefitica. I pochi cumuli che si sono formati sono stati fagocitati dai composti igroscopici. Qualcuno, non notando scie durevoli, crede che le operazioni si siano interrotte: in realtà la caligine densa impedisce talora di scorgere i velivoli, inoltre le attività sono spesso concentrate nottetempo. Già all’imbrunire, ad un occhio attento non sfuggiranno i sorvoli per opera dei soliti aerei. Al mattino l’orizzonte sarà mezzo cancellato dalla bruma.
Tonnellate di letale nanoparticolato vengono riversate ogni giorno nell’atmosfera, fra la beata indifferenza della maggioranza della popolazione, mentre i negazionisti, per tentare di dimostrare che è tutto normale, continuano a proporre fotografie realizzate con programmi di videografica, in cui il cielo appare di un blu falso, sintetico.
Più di tante parole, però, è eloquente l’immagine a corredo di questa breve cronaca.
La nebbia di ricaduta, risultato dei voli notturni e delle irrorazioni con scie non persistenti durante il giorno, è sempre più fitta, soffocante, mefitica. I pochi cumuli che si sono formati sono stati fagocitati dai composti igroscopici. Qualcuno, non notando scie durevoli, crede che le operazioni si siano interrotte: in realtà la caligine densa impedisce talora di scorgere i velivoli, inoltre le attività sono spesso concentrate nottetempo. Già all’imbrunire, ad un occhio attento non sfuggiranno i sorvoli per opera dei soliti aerei. Al mattino l’orizzonte sarà mezzo cancellato dalla bruma.
Tonnellate di letale nanoparticolato vengono riversate ogni giorno nell’atmosfera, fra la beata indifferenza della maggioranza della popolazione, mentre i negazionisti, per tentare di dimostrare che è tutto normale, continuano a proporre fotografie realizzate con programmi di videografica, in cui il cielo appare di un blu falso, sintetico.
Più di tante parole, però, è eloquente l’immagine a corredo di questa breve cronaca.