martedì 20 luglio 2010

Iniziativa contro i posteggi a pagamento nella città di Sanremo

L'amministrazione comunale di Sanremo, non paga di aver ignorato il problema "scie chimiche", vera minaccia per l'ambiente e per la salute - il vicesindaco Lolli, dopo essere stato contattato dal Comitato "Tanker enemy", ha nicchiato - ha recentemente deliberato di trasformare le ultime aree, ancora gratuite adibite a posteggio auto, in parcheggi a pagamento. Dunque, per protestare contro questa balzana ed illegittima iniziativa, suggeriamo sia ai Sanremesi sia ai villeggianti di collocare sul cruscotto della propria vettura un cartello con su scritto: "L'Amministrazione comunale di Sanremo, avendo creato esclusivamente aree per il posteggio a pagamento in tutto il centro e zone limitrofe, viola l'art.7, comma 8 del Codice della strada". Chi è costretto quindi a versare un iniquo balzello, accanto al biglietto della sosta a pagamento, con l'avviso, dichiara la trasgressione della legge per opera dell'amministrazione matuziana. Il cliché può essere scaricato da qui.

Contestualmente si esortano i cittadini a rivolgersi ad un avvocato disposto a patrocinare gratuitamente gli automobilisti vessati, per denunciare sindaco e giunta, in seguito alla decisione adottata in violazione della normativa vigente, chiedendo l'annullamento della delibera ed un congruo indennizzo per il danno cagionato a residenti e turisti.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 17 luglio 2010

Cani sciolti

Siamo alle solite. Anche questa estate l'uso delle scie chimiche di tipo non persistente e le irrorazioni notturne di SO2 hanno spesso preso il posto delle classiche scie persistenti diurne. Il problema è che molti poco provveduti e che hanno orecchiato la questione chemtrails sono convinti che le attività di aerosol si sono fermate. Essi osservano un cielo sgombro, ma non notano la completa assenza di formazioni nuvolose cosidette "da bel tempo" e si illudono di essere stati graziati per qualche recondito motivo.

Il nostro paese è, per quanto ci consta, l'unico ad adottare tali metodologie di dissimulazione, soprattutto in presenza di alta pressione. Ciò dimostra che il programma di irrorazione viene gestito autonomamente dalle singole strutture militari e dai governi, basandosi su esigenze precise. Nel nostro caso, data la notevole consapevolezza dei cittadini italiani, via via sempre più sensibilizzati attraverso la Rete e grazie ad alcuni programmi televisivi, gli attuatori del piano di aerosol clandestino hanno studiato metodi atti a camuffarsi il più possibile.

Nello specifico, le operazioni illegali si concentrano per la gran parte nelle ore notturne, con sorvoli a quote bassissime, tanto da poter distinguere gli aerei nei dettagli anche nella parziale oscurità e tanto da udire continuamente il rombo dei turbofan. Osservando i lampioni della strada o altre fonti di luce, si può notare una coltre di "fumo" trasportata dal vento. Tramite il raffronto con le mappe satellitari disponibili su sat24, abbiamo la conferma che il fenomeno ha rilevanza nazionale: le nebbie indotte si intensificano nelle ore notturne e si dissolvono gradatamente nelle prime ore del mattino. Durante le ore diurne sarà bastevole una costante, ma discreta attività a quote medio-alte, al fine di mantenere sufficientemente elettroconduttivo il medium atmosferico. Il risultato? Cielo privo di formazioni nuvolose di ogni tipo e la classica colorazione che passa da un celeste cadaverico al bianco lattiginoso.

Ciò chiarito, è d'uopo un'altra osservazione.

Nel settore della disinformazione si legge: "L’unico 'fatto' onestamente plausibile e comprovabile è quello relativo al progressivo cambio di propulsori occorso negli ultimi anni (mi riferisco ai nuovi motori turbo fan a doppio flusso), unitamente all’aumento delle quote di volo e ad un indiscriminato aumento dei voli e il fiorire di miriadi di compagnie lowcost. In tal senso questo studio è stato il primo punto oggettivo che non mostrava cedimenti logici".

Se dovessimo basarci su tali mendaci affermazioni, il "fenomeno scie persistenti", a parità di condizioni atmosferiche, dovrebbe essere invariato negli anni e dovrebbe essere pressoché simile in Francia, Italia, Grecia, Croazia... Nelle stesse ore dovremmo osservare scie di tipo durevole sia in Liguria occidentale sia sullla Costa Azzurra. Dovrebbero esserci scie lunghe centinaia di chilometri in Puglia ed anche in Grecia. Invece no. Solo sul terrotorio italiano possiamo rilevare nebbie basse e dense, tanto da limitare la visibilità a 3 km. Non solo! Il fenomeno delle foschie artificiali usate in sostituzione delle scie persistenti è un evento che possiamo osservare, in Italia, solo da qualche anno!

Negli altri stati possiamo ancora scorgere, invece, le classiche persistent chemtrails. Per quale motivo? Forse gli aerei che sorvolano il nostro paese dispongono di motori diversi? Ovviamente non è questa la risposta. La risposta è una sola: è in atto un programma di avvelenamento dei biomi, perpetrato da aerei militari e civili ed a quote di volo differenti.

Qui di seguito vi mostriamo una prova schiacciante. Un KC-10 viene ripreso da due piloti dall'interno della cabina di un velivolo che segue a distanza ravvicinata. I due piloti, nello scambiare qualche battuta, constatano che il KC-10 (aviocisterna militare) sta disperdendo "chemtrails" e, in tutta evidenza, chiunque può confermarlo, visto che le scie che vediamo uscire da quel KC-10, provengono da ogni dispositivo, fuorché dai motori!



Il video è stato inserito su You-Tube il 14 luglio 2010, mentre il canale è stato creato nel 2008, ma usato solo ora. Potrebbe trattarsi di un pilota militare, se si considera il nome del canale (USAFFEKC1O). Un cane sciolto. Una falla nel sistema. Questo video deve essere diffuso dappertutto non solo per la chiarezza delle sequenze, ma anche perché l'autore del filmato non è un cittadino qualunque. Quando vi accuseranno di essere dei visionari paranoici, mostrate questo inconfutabile documento. Non è una prova? Quale magistrato potrebbe negare l'evidenza?

Un'esortazione ai loschi disinformatori: l'epoca delle scie di condensa è finita. Scendete dal carro dei perdenti, fin quando siete in tempo.


Il filmato può essere scaricato da qui.



Ringraziamo l'amico e collaboratore Arturo per la segnalazione dell'importante documento video.



domenica 4 luglio 2010

Sole nero

"Sole nero" è il titolo della recente canzone composta ed interpretata dai Litifiba. Pierò Pelù, front man del gruppo, dopo una lunga parentesi da solista lontano dalla formazione, vi rientra con un album da cui è tratto il singolo "Sole nero". Il titolo, potentemente evocativo, è denso di significati simbolici: più che alludere, però, all'eclissi della ragione, dichiara l'oscurità letterale e metaforica in cui siamo immersi, oltre ad illuminare di una luce fosca il tramonto della "civiltà". Il Sole nero è un astro spettrale che splende sulle macerie di un mondo in consunzione, ma anche la fiamma che incenerisce "la vita tutta in un istante." Questo bagliore tetro ed implacabile rischiara appena la china ("illumina il cammino") che affonda nelle tenebre della desolazione.

Con disperata ma inesausta volontà, Pelù grida la nostra condizione di uomini contaminati nel corpo e nell'anima ("Sono il figlio delle radiazioni, delle televisioni") e lancia un messaggio che riprende la sua audace ed avventurosa incursione in “Che tempo che fa”, l'inutile programma condotto dal bamboccio Fabio Fazio. Allora il cantante provocò il bellimbusto, spronandolo a trattare l'argomento "scie chimiche". Oggi, insinuandosi tra le fitte maglie della censura, gli autori del pezzo (Renzulli e Pelù), denunciano "le dosi di veleno della mia città": chi ha orecchie per intendere, intenda.

La condizione dimidiata dell'uomo contemporaneo è espressa nelle antitesi ("con l'inferno e il paradiso qui nei miei pensieri, il Dio cervello è pieno o vuoto a metà"), esacerbata dalla difficoltà a trovare il senso e l'equilibrio in sé stessi ("Faccio a botte coi miei sogni, coi miei desideri"). E' una diagnosi impietosa, ma riconoscere i sintomi di questa malattia, i segni di un disagio che pare non sradicabile, è un primo passo verso la terapia e la remissione. Così i "malati" saranno guariti ed i "sani" in realtà sono floridi (all'apparenza) moribondi.



Faccio a botte coi miei sogni
coi miei desideri
con l'inferno e il paradiso
qui nei miei pensieri

Voglio tregua da me stesso
e ballo coi fantasmi
soli lune stelle, eclissi
un'immensità
dove io ti cerco
tra luce e buio a metà
Splende su di noi
e illumina il cammino
che ci sta davanti
brucia dentro e poi
rivedo la mia vita tutta in un istante

E' un sole nero
sul mondo che ci aspetta
e non fa complimenti

Sono il figlio delle radiazioni
delle televisioni
delle dosi di veleno della mia città
dove il Dio cervello
è pieno o vuoto a metà

Splende su di noi
e illumina il cammino
che ci sta davanti
brucia dentro e poi
rivedo la mia vita tutta in un istante

E' un sole nero,
sul mondo che ci aspetta
e non fa complimenti

E' un sole nero [...]






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