venerdì 28 agosto 2009

Il patto scellerato

Che cosa serve oggi ad un meteorologo per fornire delle previsioni meteo attendibili? Sostanzialmente gli sono necessarie due cose:

a) Ricevere le informazioni (direttamente o indirettamente) sulle attività di aerosol clandestine in corso, possibilmente aggiornate in tempo reale;
b) Tradurle in base alle acquisizioni derivanti dalle conoscenze fornite agli addetti ai lavori.

Qual è il know how utile a non fornire previsioni errate? E' semplice: bisogna essere a conoscenza di quanto sta in realtà avvenendo nei nostri cieli. Se non si è al corrente delle attività di aerosol per opera di aerei militari e civili, non è possibile stilare modelli matematici attendibili né prevedere l'evoluzione delle eventuali perturbazioni foriere di pioggia e degli altri fenomeni atmosferici.

Sembra, infatti, che il problema principale per gran parte delle persone sia il non vedersi rovinare, da una precipitazione imprevista, il fine settimana fuori porta o la vacanza estiva sulle abominevoli e cementificate Riviera ligure o romagnola. I meteorologi, con sapiente malafede, focalizzano l'attenzione su eventi imbriferi, come se questi fossero una iattura, anche laddove si manifestano evidenti problemi di siccità. Lo stesso Codacons è sceso in campo, annunciando di volere fornire assistenza legale a coloro che volessero essere risarciti per danni dovuti a previsioni meteo erronee.

E' d'uopo riportare qui il comunicato del Codacons:

"Il Codacons ha fatto sapere d’aver detto basta alle previsioni del tempo errate ed ha altresì reso noto che offrirà assistenza legale a tutti coloro che, a causa degli errori degli esperti meteo, hanno subito dei danni, come la disdetta di una vacanza o il rientro dalle ferie in anticipo.

L’Associazione, in particolare, fa presente come le previsioni meteo per lo scorso fine settimana, riportate e rilanciate dalle agenzie di stampa, parlassero di un’attenuazione dell’afa e dell’arrivo del freddo (!), grazie al fatto che sarebbe arrivata una perturbazione dalla Groenlandia.

E invece il caldo record non è finito e gli Italiani, davanti alla televisione, si sono dovuti sorbire interruzioni di programmi per venire a conoscenza di previsioni del tempo totalmente sballate. L’anticiclone delle Azzorre, infatti, non ha fatto registrare spostamenti di rilievo e le temperature non sono progressivamente scese, fino a 8-9 gradi, come sbandierato nel servizio meteo.

Ma anche per la giornata di ieri, mercoledì 26 agosto 2009, il Codacons sottolinea come le previsioni del tempo diffuse sui canali della televisione di Stato siano state sballate. Si parlava infatti di un Nord Italia “bagnato” dalla pioggia, il Centro coperto dalle nuvole ed il Sud ancora stretto nella morsa dell’afa.

Ma l’Associazione denuncia come al Nord del "brutto" tempo non ci sia stata traccia; il Codacons quindi si chiede come mai le previsioni non vengano mai “azzeccate”, per cui ha annunciato di voler fornire assistenza legale a tutti coloro che dalle previsioni errate abbiano subito dei danni, avviando delle cause pilota contro i vari servizi meteo trasmessi in televisione
".

Dunque appare chiaro che i centri meteo in grado di eseguire previsioni impeccabili sono quelli imbeccati dai militari, mentre gli sprovveduti che ancora non si allattano alla mammella dell'aeronautica militare restano fuori dall'esattezza della meteorologia mendace.

Ricordiamo che, nel 2005, il meteorologo di Sanremo, Achille Pennellatore, apparteneva a quella ormai esigua schiera di meteorologi tenuti fuori dal giro dei centri meteo gestiti dal Colonnello Costante De Simone e per questo motivo, per sua stessa ammissione, veniva sovente dileggiato dai colleghi con le stellette, poiché ogni sua previsione risultava fantasiosa ed inaffidabile. Se egli prevedeva pioggia, immancabilmente non pioveva! Se pronosticava cielo sereno, ecco che velature chimiche offuscavano il sole, spingendo gli ignari a lamentarsi della coltre nuvolosa.

In quel periodo venne da noi informato, tramite un amico comune, nella speranza che potesse fornire un contributo televisivo, su quanto stava verificandosi a Sanremo, ma anche in altre zone d'Italia e del mondo. Non è un caso se, di lì a poco, il centro meteo di Sanremo-Portosole stipulò un accordo di cooperazione con l'aeronautica militare e da quel momento in poi il meteorologo con il pennello cominciò la sua folgorante carriera costellata da previsioni meteo impeccabili, infarcite dalle definizioni tipiche, come le "innocue velature" o "nebbie diffuse" o ancora "nubi minacciose che però non porteranno a precipitazioni", "nubi senza fenomeni"... In definitiva, in cambio del suo silenzio, Pennellatore avrebbe ottenute le informazioni necessarie ad evitargli brutte figure. Inutile ricordare che il prode Achille non si rese più disponibile, né per telefono né di persona. Coscienza sporca? Sì.

Nella notte dello scorso 25 agosto 2009 era in arrivo dalla Spagna un imponente fronte temporalesco. Subito, sui mari prospicienti la Francia meridionale e le coste liguri, si scatenò l'inferno, con il passaggio di centinaia di velivoli militari che, a quota cumuli (2.300 metri al massimo), crearono una massiccia barriera di elementi igroscopici quali bario e gel di silicio. L'osservazione delle mappe in tempo reale sul sito Web sat24.com, ci portarono a prevedere che la perturbazione sarebbe stata deviata a nord ed in gran parte distrutta. Così avvenne, puntualmente, di lì a qualche ora. Al fronte nuvoloso si sostitui una densa e compatta cappa tossica di sbarramento formatasi grazie a centinaia di scie chimiche in espansione, che il vento trascinava sull'Italia centrale.

Illuminanti furono i vari resoconti-spazzatura su MeteoGiornale.it, meteolive.leonardo.it ed altri portali "specializzati" e famigerati per essere al corrente del programma di irrorazione noto come "scie chimiche".

Riportiamo alcuni punti salienti tratti da MeteoGiornale.it a firma di un ineffabile Mauro Meloni:

"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma l'anticiclone afro-mediterraneo, proteso fin sull'Europa Centro-Orientale, oppone resistenza e riuscirà ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".

E' evidente che il Dottor Mauro Meloni sa molte cose e nelle sue parole si nota anche una malcelata vena di soddisfazione. Come si spiega, infatti, la totale dissimulazione di un evento "man made" come lo strato chimico indotto dagli aerei militari? Come si spiega poi che l'area interessata da bassa pressione è stata spacciata per zona in cui i valori barici erano alti?

Traduciamo:

"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma le operazioni di aerosol per opera di militari e civili, protese fin sull'Europa Centro-Orientale, oppongono resistenza e riusciranno ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".

Proseguiamo nella lettura dello scritto:

"L'azione di sbarramento anticiclonica appare piuttosto imponente e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso".

Che tradotto viene:

"L'azione di sbarramento CHIMICO appare piuttosto imponente (ce ne siamo resi conto osservando le satellitari, ma anche gli innumerevoli aerei sulle nostre teste - n.d.r.) e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, (come previsto da noi in prima mattina) rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso.

Quest'altra è da incorniciare. Leggete:

"Sul resto del Nord-Ovest al momento il cielo è lattiginoso per nubi di tipo alto (gli strati chimici ad altezza cumuli sono nubi di tipo alto? n.d.r.). Il blocco imposto dall'alta pressione ridurrà parecchio gli effetti della perturbazione". (Alta pressione o meglio nebbia chimica? n.d.r.)

Quanto qui riportato è l'ennesima bestemmia, la dimostrazione della connivenza tra meteorologi civili e militari. Come è possibile giustificare le operazioni di aerosol, se non con ridicole menzogne? Chi può interpretare modificazioni climatiche e meteorologiche indotte in siffatto modo, se non colui che è ben informato sui fatti? Per quali motivi costoro, pur essendo al corrente di tali delitti, tacciono? Con quale coraggio conducono una campagna di disinformazione ed inganno così ben orchestrata e coordinata?

Questi manigoldi non hanno scusanti, in quanto, consapevolmente, in cambio di potere e denaro, si rendono complici attivi di disastro ambientale e non potranno nemmeno un giorno dire: "Noi non sapevamo", poiché con le loro menzogne ammantate di "scientificità" dimostrano tutt'altro. Chiunque è a conoscenza di certi avvenimenti è in grado di comprendere ed è responsabile delle sue decisioni.

I tribuni del Codacons si informino e si preoccupino di risarcire chi viene ingannato dai meteorologi e non per previsioni errate, ma per complicità in manipolazione climatica che, tra l'altro, è vietata dalle convenzioni internazionali.



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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 26 agosto 2009

Scie tossiche nel cielo di Bussana, frazione di Sanremo

Un cittadino ha scritto al direttore di Sanremonews per denunciare il problema delle scie tossiche. Siamo certi che sono centinaia i messaggi che vengono inviati dagli Italiani ai direttori delle testate giornalistiche, sia telematiche sia cartacee. Purtroppo solo poche denunce passano attraverso le fitte maglie della censura e del complice silenzio: così i militari possono continuare impunemente a spargere veleni nella biosfera, mentre gran parte della popolazione è ignara o disinformata dai camerieri del sistema. Pubblichiamo una lettera inviata a Sanremonews che denota una presa di coscienza: è una forma di consapevolezza ancora più significativa di fronte alla sorda, stolida indifferenza delle istituzioni. Di seguito il testo tratto da Sanremonews.


Un nostro lettore ci ha scritto, inviandoci anche una fotografia, sul fenomeno delle scie sospette nel cielo.


"Ho trovato la foto nel Web. Riguarda Bussana ed ha veramente dell'inquietante; ricorda decisamente più una irrorazione sistematica dell'atmosfera che un fenomeno naturale. Ricordando al Signor sindaco le Sue responsabilità istituzionali, in quanto tutore della salute pubblica di tutta la cittadinanza, sottopongo alla Sua attenzione anche l'immagine allegata, scattata il giorno 11 gennaio scorso (solo uno degli innumerevoli giorni di irrorazione chimico-biologica, n.d.r.)
, oltre alle decine di altre disponibili in Rete sull'argomento, perché siano inoltrate agli uffici competenti tutte le richieste di informazioni possibil, circa questo inconsueto quanto preoccupante fenomeno e siano compiute le dovute verifiche a proposito del traffico aereo sul cielo della città di Sanremo".

Leggi qui la lettera inviata a Sanremonews.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 21 agosto 2009

E' in arrivo una perturbazione? No problem, i militari la bloccano

Non ci vuole tanto per capire che i nostri governi ci stanno ingannando. Non ci vuole molto per comprendere che i collusi del sistema operano clandestinamente sulle nostre città per modificare il clima e per compiere esperimenti biologici sulle popolazioni inermi. Solo gli stolti oppure i venduti possono negare l'evidenza.



mercoledì 19 agosto 2009

Gli spioni

Francesco Sblendorio, noto tirapiedi di Paolo Attivissimo e del C.I.C.A.P. , viene colto in flagrante mentre, in trasferta dalla Lombardia, scatta fotografie della nostra abitazione (violando la privacy), insieme con l'amico Wasp il falsario, altro disinformatore dalla lingua biforcuta ed il cervello piccolo. Sblendorio, lesto rientra in auto e tenta la fuga, ma si infila in una strada senza uscita. Lì rimane rintanato per quasi un'ora.

L'auto impiegata per la sortita è stata noleggiata probabilmente a Torino [1]. Curioso è il fatto che la sigla relativa alla provincia, che dovrebbe trovarsi sul lato destro della targa, non è visibile. In effetti sembra volutamente offuscata.

Ringraziamo l'amico Pirata Pantani per le sue preziose ricerche.






AGGIORNAMENTO: Francesco Sblendorio a Superquark





[1] Intestatario SAVARENT SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100
ACI PRA
Automobile Club d'Italia Pubblico Registro Automobilistico

Ispezione
a mezzo del Sistema Informativo Centrale dell'ACI
Effettuata il 19/08/2009
alle ore 19:31 Targa DM349GT

TARGA: DM-349GT

DATI VEICOLO
Omologazione OEZFA17 Telaio ZFA31200000054241
Fabbrica Tipo FIAT GROUP
AUTOMOBILES S.P.A. 312AXA1A00
Classe/Uso AUTOVETTURA / PRIVATO LOCAZIONE
SENZA CONDUCENTE
Alimentazione BENZINA Cilindrata 01242
Cavalli Fiscali
0 Carrozzeria CHIUSA
Posti 4 Portata 365
Assi 2 Tara 940
Kw 51 Peso
1305
Data Immatricolazione 14/12/2007
Prima Formalità 15 1.A ISCRIZ.
VEICOLO NUOVO del 12/02/2008
Ultima Formalità 15 1.A ISCRIZ. VEICOLO NUOVO
del 12/02/2008

DATI INTESTAZIONE
Iscrizione del 12/02/2008 R.P.
A013685N
Intestatari 1
Atto SCRITTURA PRIVATA del 17/12/2007
Valore
Veicolo Euro *9.300,00*
Partita IVA 05982560012
Intestatario SAVARENT
SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100


NOTA: Da alcune indagini svolte, risulta che la SAVARENT fornisce i suoi servigi alla Polizia di Stato, oltre che a varie agenzie governative.

venerdì 14 agosto 2009

Sanremo: la città dei divieti - protesta

giovedì 13 agosto 2009

Clochards

I benpensanti si lamentano spesso dei clochards che trasformano panchine ed aiuole in bivacchi. Senza dubbio a nessuno piace che in certe zone delle città regnino il degrado e la sporcizia. Tuttavia è lecito chiedersi se non sarebbe preferibile che non esistessero persone costrette a sopravvivere in modo tanto precario: è un problema che le amministrazioni comunali hanno pensato di "risolvere" installando dissuasori sulle panchine o mandando i vigili a cacciare, con le loro arcinote buone maniere, i clochards dai luoghi in cui dormono e consumano qualche magrissimo pasto.

Di fronte a certe questioni lo stato e le sue protesi locali sanno ricorrere solo alla coercizione, alle misure punitive ed a salatissime ammende. Tra l'altro, ci sorge il dubbio che quanto più si inaspriscono le norme e le sanzioni, tanto più si manifesta la trasgressione. In re publica corruptissima plurimae leges: aveva ragione Tacito con la precisazione che l'Italia è tutto, fuorché una res publica. Chi comprende che queste situazioni sono dovute (e volute!) alle istituzioni stesse che dilapidano somme astronomiche per le iniziative più becere (notti bianche e sagre a base di canzonette) o criminali? Il Leviatano scialacqua ogni anno milioni di euro in spese militari e per l'avvelenamento globale, ma lesina pochi baiocchi alle categorie che sono ormai sull'orlo della povertà.

Gli ipocriti continuano a scandalizzarsi dei vagabondi, invocando interventi draconiani, ma non vedono di là dal proprio schizzinoso naso. Anzi il loro naso non è grado di percepire odori di nessun tipo, se nel territorio tra Sanremo e Ceriana è stata aperta una discarica da cui si sprigiona un tanfo insopportabile. Qualcuno ha mai protestato per questa discarica i cui miasmi non sono certo salutari? Attendiamo che l'illustre borgomastro di Sanremo se ne occupi, invece di eseguire gli scellerati ordini del feudatario imperiese. Come dimenticare poi che, mentre si elevano contravvenzioni a chi siede sul bordo di una fontana (delitto gravissimo), non si agisce contro i criminali che imperversano nelle aree urbane e soprattutto contro i farabutti (si escludono le eccezioni) che governano?

Lo stato non è tanto "un comitato d'affari", ma un'associazione a delinquere, legalizzata.


Fonte: Zret blog

martedì 11 agosto 2009

Guidi senza patente

Tra i vari meteorologi italiani, sia militari sia civili, che sono stati reclutati per disinformare sulle condizioni meteorologiche, il maggiore Guido Guidi può essere considerato un'eccezione. Infatti, a differenza dei suoi colleghi, quasi del tutto immedesimati nella parte, Guidi non riesce a mentire in modo credibile. Già, qualche anno fa, quando fu "intervistato" da una scaltrita e dolciastra Sveva Sagramola sulle scie, Guidi, oltre ad incorrere in alcune inesattezze nella sua spiegazione del fenomeno, cominciò a manifestare i tipici sintomi di chi era costretto a simulare: voce tremante, sguardo che evita l'interlocutore, salivazione azzerata, improvvisi abbassamenti del tono.

Non occorre essere degli esperti di psicologia e neppure di programmazione neurolinguistica per capire che colui era in grave difficoltà, a causa di un conflitto tra l'esigenza di travisare la verità ed un disagio interiore. Quando le scie chimiche erano una manifestazione rara in Italia, il maggiore, sempre all'interno della pessima trasmissione condotta dalla Sagramola e nei consueti spazi, disquisiva sul tempo e sulla sua evoluzione con fluidità, mentre ora, obbligato ad usare ambigue espressioni come "innocue velature", "nuvole di passaggio", "nubi alte e sottili" etc. non riesce a concludere una frase, senza deglutizioni ed affanni. Che cosa succederà il giorno in cui, obtorto collo, annuncerà "nuvole traslucide"? La voce sarà rotta da penosi rantoli e l'ultima sillaba gli morirà in gola. Non si può essere sicuri che il meteorologo in oggetto è preso da sensi di colpa: è molto più probabile che egli non abbia appreso, a differenza dei suoi collaboratori, l'arte drammatica. Proprio non riesce a recitare in modo persuasivo e forse, da padre di famiglia, ogni tanto pensa a quale futuro sta preparando per i figli, tutte le volte in cui nasconde la scottante verità sulle chemtrails, con ardite circonlocuzioni o imbarazzati silenzi, avverte che sta scavando una fossa profonda per sé e per i suoi familiari.

Non è un caso se, Guidi, premiato per le sue “benemerenze” come meteorologo televisivo, insieme con il colonnello Costante De Simone, ormai consumato attore da metodo Stanislavskij, ha lanciato un messaggio obliquo, quasi avesse voluto alleggerirsi la coscienza, ammesso che ne abbia una: "Partecipo insieme a tanti colleghi che, insieme a me, sono la rappresentanza di un'istituzione che si sforza, nonostante delle difficoltà contingenti abbastanza importanti, di continuare nel tempo a tenere ben saldo il sodalizio che c'è tra un'istituzione pubblica, importante come la televisione pubblica appunto, e l'Aeronautica militare che rappresenta per il paese il servizio meteorologico" (Si ascolti la dichiarazione nel video dal minuto 2:02 a 2:38).



Questa dichiarazione è più che rivelatrice: è un lapsus freudiano! In primo luogo il maggiore, cerca di scrollarsi di dosso un po' di responsabilità, chiamando come correi i suoi sodali, ma soprattutto ha alluso a non meglio precisate "difficoltà contingenti abbastanza importanti". A che cosa si riferisce Guidi? Non certo ad ostacoli di natura tecnica, visto che i bollettini meteo oggi possono avvalersi di numerosi e sofisticati strumenti per le previsioni (in realtà decisioni del tempo). Accenna, invece, ad un "sodalizio" tra la televisione pubblica e l'Aeronautica militare. Egli definisce "sodalizio" il patto scellerato tra i militari e la R.A.I.: i problemi contingenti sono costituiti dalle perniciose manipolazioni climatiche e meteorologiche che, perpetrate dall'aviazione militare e civile, hanno stravolto i fenomeni naturali ed adulterato la meteorologia, un tempo disciplina scientifica, ora propaganda di guerra. Altri impedimenti coincidono con le fughe di notizie, dovute a "cani sciolti" all’interno dei media e delle forze armate, senza dimenticare quanto, grazie sia alla divulgazione sia alla maldestra campagna dei ciarlatani, la verità sulle scie tossiche stia emergendo. Ciò suscita paura tra chi, come Guidi, sa che i subalterni rischiano moltissimo, quando la situazione precipita: i generali si salvano, ma gli altri sono carne da cannone.



Non possiamo neppure consigliargli di seguire corsi di recitazione, perché ormai quasi tutti sanno chi sono i disinformatori e la resa dei conti è vicina. Così anche il Pelide Achille, eccellente simulatore e dissimulatore, che, il giorno 31 luglio nel suo linguaggio pseudo-meteorologico, ha preannunciato per domenica prossima "cielo biancastro e lattiginoso", rischia di rimanere con il cerino in mano.

Ci rincresce, ma il maggiore non potrà ricevere, a differenza di tanti suoi colleghi e di parecchi pennivendoli (sedicenti scienziati), la patente di disinformatore.

Sull'affidamento dei servizi meteo ai militari fu presentata nel 2007 un'interrogazione parlamentare che riportiamo qui.

domenica 9 agosto 2009

Sanremo e Maurizio Zoccarato, il sindaco del razzismo applicato e dei divieti

L'Italia fascista dei divieti passa anche attraverso ordinanze comunali che rasentano il ridicolo, il patetico e che ledono la libertà dei cittadini. A Sanremo, il neosindaco Maurizio Zoccarato (Pdl) si è già fatto riconoscere e ha già ordinato una serie di divieti che stanno sconvolgendo la vita dei cittadini, residenti e non. Divieti assurdi, i cui effetti deleteri e razzisti, in linea con l'ipocrisia che connota il governo nazionale, vengono giustificati attraverso la formula 'per la tutela della sicurezza urbana, della convivenza civile e del decoro cittadino'. E' chiaro che, dietro a questa formula, ci puoi nascondere qualsiasi sopruso e/o atto di ignobile discriminazione. E infatti:

- I call center vengono chiusi alle 19,30, proprio quando i maggiori fruitori del servizio telefonico sono soliti utilizzarlo, cioè tutti quei cittadini nordafricani che, finito di lavorare, non vedono l'ora di chiamare le famiglie lontane.

- Divieto di fumo anche nei luoghi verdi, dietro la scusa del fumo passivo per i bambini, poiché -dice testualmente l'ordinanza- 'i fumatori tengono usualmente le sigarette a un’altezza che corrisponde pressoché a quella dei bambini'. (Invece è noto che i gas di scarico delle automobili che sono ad altezza neonato in passeggino, fanno molto bene alla salute, così come le scie chimiche che rilasciano bario, alluminio, quarzo, polimeri...).

- Divieto di trasporto senza giustificato motivo di mercanzia in grandi sacchi, borsoni od altri contenitori (il riferimento è ai cosiddetti 'vu cumprà'), ma solo in determinate zone della città. (Peccato che queste zone sono talmente numerose che sarebbe risultato meno ipocrita scrivere 'in tutta la città' (qui l'elenco infinito delle vie).

- Divieto di bere anche una birra in piazza o sedersi sui bordi delle vasche (originariamente concepite a questo scopo). Chi vuole bere o sedersi, deve necessariamente consumare ai bar, accomodandosi nei dehors (forse Zoccarato è proprietario di qualche bar o forse questi bar appartengono ad amici suoi). Il divieto è esteso anche ad altri luoghi della città, naturalmente sempre per favorire il consumo nei bar.

- Nessuna antenna o parabola potrà essere installata se davanti c'è una piazza (ma come la mettiamo con le antenne e i ripetitori dei cellulari?)

- Divieto di locazione a cittadini senza permesso di soggiorno.

- Divieto di alloggio ai suddetti (e anche agli italiani) nelle abitazioni già locate.

- Divieto di ospitare cittadini senza permesso di soggiorno.

- Divieto di esistenza per i clochards (e, a questo punto, anche per tutti gli altri)

Dietro a questi divieti, è chiaro, esiste una precisa volontà di marca razzista e discriminatoria e che testimonia una profonda ignoranza, oltreché un opportunismo che lede la libertà dei cittadini e conferisce favori soltanto agli esercenti dei locali. E' anche per via di questi favoritismi che, da anni, in barba ad ogni legge sul divieto di emissioni acustiche nei centri cittadini, continuano a svolgersi concerti nella piazza principale, a volume altissimo e che durano ben oltre la mezzanotte, con gravi ripercussioni sulla salute psicofisica degli abitanti del quartiere, esasperati e costituiti in un Comitato.

Allora, visto che il sindaco Zoccarato sembra 'avere a cuore' i problemi dei cittadini, pensi piuttosto a dare sèguito alle lamentele del Comitato Cittadini del Centro, in merito ai fastidi ad essi cagionati dalle rumorose performances canore di Piazza Colombo. Noi non crediamo che a Sanremo non esistano altri luoghi dove fare concerti. Ah, già... in piazza ci sono i bar da favorire!


Nota:

Ci è giunta una lettera da parte di una sanremese che si lamenta proprio di questi concerti nel cuore della città, fino a notte fonda, a volume altissimo. La pubblicheremo presto.


Fonte: italianimbecilli.blogspot.com

martedì 4 agosto 2009

Il motore turbofan ed i possibili dispositivi di aerosol

Quando si discute di scie chimiche e di appositi irroratori adatti allo scopo di disperdere gli elementi chimici richiesti dal "progetto copertura", la risposta dei negazionisti è sempre stata: "IMPOSSIBILE! Gli elementi miscelati al carburante rovinerebbero i delicati meccanismi dei turbofan ed inoltre verrebbero alterati durante il processo di combustione". In parte questa obiezione è fondata e, in effetti, è più semplice dotare i velivoli (così come avviene) di alcuni ugelli di dispersione sui profili alari. In molti filmati e fotografie ciò risulta evidente. E', però, vero che, in molti casi, soprattutto da alcuni anni a questa parte, sono sempre più frequenti i sorvoli di apparecchi che rilasciano dense scie chimiche a bassa quota e che tuttavia sembrano provenire solo dai motori.

Abbiamo visto che i carburanti, sia per velivoli militari sia per velivoli civili, adottano speciali additivi, preparati ad hoc secondo particolari specifiche (si veda lo STADIS 450), ma, per quanto riguarda altri elementi da diffondere, gli avvelenatori del pianeta abbisognano di tecniche di aerosol che, da un lato, non degradino gli elementi dispersi e, dall'altro, non evidenzino anomalie in chi osserva e/o fotografa gli aerei adibiti alle operazioni clandestine di aerosol.

Esaminando il funzionamento di un moderno Turbofan, possiamo osservare che l'80% dell'aria convogliata nel motore viene da esso bypassata ed espulsa, senza che essa entri in contatto diretto con la camera di combustione. Infatti, al fine di garantire silenziosità ed efficienza, solo il 20% dell'aria che affluisce dalla ventola principale del turbofan entra nella camera di combustione, bruciando con il carburante.

Per comprendere bene quali possono essere i mezzi a disposizione di chiunque voglia modificare un velivolo in modo semplice, economico e senza che tali modifiche suscitino sospetti, bisogna comprendere il principio di funzionamento di un turbofan: il motore aereo più diffuso al mondo. Per questo abbiamo abbiamo preso a modello un CMF-56 di ultima generazione, il cui schema non si differenzia molto dai turbofan di altre case costruttrici.



Vediamo come funziona un motore turbofan

Affinché un velivolo si possa muovere e volare, è necessaria una forza di spinta che viene generata accelerando il flusso d'aria tra la parte anteriore e quella posteriore del motore. Ciò viene ottenuto tramite una ventola intubata di grandi dimensioni collocata nella parte anteriore del motore.

Questi sono i componenti del motore:

la prima ventola (fan) di grande diametro; i compressori a bassa ed alta pressione, con vari stadi che gradualmente aumentano la pressione dell'aria che scorre attraverso gli stadi; la camera di combustione, in cui il carburante del jet è mescolato all'aria combusta; le turbine ad alta e bassa pressione dove l'alta pressione dei gas è ridotta, non appena le turbine dirigono i gas nella ventola.

Dei cinque stadi della turbina, uno sviluppa alta pressione; gli altri quattro bassa pressione.

In conclusione questo è l'intero apparato

Il CMF56 è un "high by-pass ratio engine" ossia un motore ad alto rapporto di diluizione tra aria fredda ed aria calda.

Il primo flusso passa attraverso la camera di combustione, il secondo passa solo attraverso la ventola. L'80 per cento dell'aria accelerata dalla ventola è diretto al condotto di by-pass e garantisce l'80 per cento dell'aria fredda del motore. Il primo flusso passa attraverso tre sezioni: attraverso i compressori, la camera di combustione e le turbine. Prima che venga espulsa, l'aria passa attraverso questi meccanismi assemblati. L'aria viene compressa nei compressori di alta e bassa pressione e la temperatura arriva a 450 gradi Celsius.

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Il carburante viene espulso ed iniettato. La miscela di aria e carburante porta la temperatura a 1700 gradi Celsius. Infine l'energia accumulata viene estratta nei cinque stadi delle turbine, immediatamente fuori dalla camera di combustione.

In definitiva, l'aria esterna viene aspirata dalla ventola nel compressore poi forzata nella camera di combustione e, mescolandosi con il combustibile, crea una miscela la cui accensione determina l'espansione dei gas caldi che azionano la turbina e generano la spinta per l'aereo.

L'aria rimanente passa al di fuori.

Il turbofan è un motore a doppio flusso: l'aria è compressa, è riscaldata dal carburante combusto, dopo che è passata attraverso le turbine che sono composte dai compressori e dalle ventole.


Nel mese di marzo un lettore (P.C.) che ringraziamo, ci segnalò uno strano "tubo" che spuntava nel tunnel di entrata del turbofan di un 737 della RyanAir. Questo "accessorio" risulta essere stato aggiunto, previa modifica del progetto iniziale del velivolo ed è associato ad evidenti rivettature e smerigliature del metallo. Nella "conchiglia" motore non fornita di tale "accessorio", normalmente la superficie appare liscia e scevra da particolari interventi. Esistono esemplari simili ed ufficialmente viene spiegato che si tratta solo di innocui sensori per la rilevazione della temperatura esterna, ma risulta per lo meno strano che un sensore dell'aria venga posto in una zona così delicata del motore, anziché, semmai, in un punto immediatamente vicino, ma, magari, all'esterno della gondola motore. Inoltre il loro aspetto non si avvicina molto ai veri sensori termici che, per altro, dovrebbero essere a filo della superficie interna della conchiglia motore, non essendo sensori ad immersione in un liquido.

Esperti di aeronautica con i quali ci siamo consultati in queste settimane ci hanno confermato che, effettivamente, questo tipo di modifica risulta non usuale e non trova giustificazioni plausibili. Inoltre, pur avendo esaminato innumerevoli schemi di motori del tipo turbofan, non abbiamo riscontrato, in nessun caso, la presenza di sensori in tale porzione del motore, a livello di progetto.

Sensori di temperaturaSe, invece, si volesse immaginare un dispositivo per irrorare veleni nella biosfera, quella sarebbe la posizione ideale, poiché la depressione creata dal fan principale porterebbe il prodotto da disperdere direttamente nel condotto ove viene by-passato l'80 per cento dell'aria che affluisce al turbofan. Ciò implicherebbe due "vantaggi":

a) Gli elementi da disperdere in atmosfera non entrerebbero nella camera di combustione. Ciò confuterebbe l'obiezione dei disinformatori, secondo i quali non si possono addizionare composti chimici in un motore, poiché essi brucerebbero con il carburante.

b) Il cono di uscita sarebbe vicinissimo a quello dei gas di scarico e ciò renderebbe difficile, ad un occhio non attento, il palesarsi dell'irrorazione. Osserviamo, però, che, in molti filmati e foto, i coni di uscita prodotti dalle scie sono spesso tre, rispetto a due motori oppure cinque, oppure sei rispetto ai quattro motori. A tal proposito è utile visionare questo filmato.

Considerando che il 20% dell'aria calda proveniente dalla camera di combustione, in uscita dal turbofan, si miscela ma solo parzialmente con l'80% dell'aria fredda by-passata dal motore, si può supporre che gli elementi diffusi dallo speciale ugello, collocato prima della ventola principale, non vengano sostanzialmente alterati nella loro composizione chimica.

Un tecnico militare addetto alla manutenzione e revisione delle componenti dei motori per aerei civili e militari ci ha riferito circa l'anomala ed anticipata usura della prima ventola di grande diametro che, guarda caso, sarebbe l'unico elemento rotante a diretto contatto con eventuali composti chimici abrasivi o corrosivi.


Fonti:


Bologna-airport.it
CFM56.com
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. turbofan


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