giovedì 22 ottobre 2009

Sanremo february 21 2009 Attack from the sky




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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 17 ottobre 2009

Aerei chimici ed inquinamento acustico

La lettera che pubblichiamo, recentemente inviata al direttore di Sanremonews, evidenzia il problema dell'inquinamento acustico collegato ai voli chimici. Il rombo sordo degli aerei e lo sfarfallio degli elicotteri, infatti, oltre a costituire un parametro per la misurazione delle altitudini di volo, sono causa di notevole disturbo per le persone, soprattutto di notte, quando, col favore delle tenebre, i velivoli della morte incrociano a quote ancora più basse del solito.

Una nostra lettrice, la signora Teresa Barazzetti, nonostante viva a Sanremo da sempre, per motivi familiari trascorre gran parte delle sue giornate ad Arma di Taggia "bella cittadina - dice - che purtroppo, ultimamente, sta perdendo molti punti nella partita con il gradimento di residenti e turisti".

"Tralascio di riproporre la questione parcheggi, perché è macroscopica e dovrebbe essere discussa ad altri livelli e nelle sedi appropriate, (ultima notizia: il rifacimento dell'arredo urbano di Via Colombo ridurrà i posti auto da 85 a 11), ma mi limito a considerare il grave disagio che, ormai da almeno due anni, i lavori di un cantiere in pieno centro, al quale ultimamente si sono aggiunti quelli per la realizzazione della pista ciclabile, provocano quotidianamente a residenti e ospiti.

Leggo ora che qualcuno ha elevato vibrante protesta contro il gestore di un locale ubicato sul Lungomare, reo di concedere spazio di incontro e animazione a numerosi giovani, consentendo loro di trascorrere piacevoli serate in compagnia.

Devo constatare che il coraggio non difetta a queste persone che, a fronte di una rumorosità diurna a livelli di guardia, lamentano il fastidio di voci umane che animano le sere di un lungomare altrimenti povero di luce, di vita, di attrattive valide.

Le notti d'estate non appartengono al sonno, ma ai sogni, alle passeggiate, alle chiacchiere tra persone che si incontrano e producono un rumore che è suono di vita, con il fruscio del mare per sottofondo e le risate che definire superficialmente schiamazzi offende chi dimostra di non sapere più riconoscere la propria voce in quella degli altri, dichiarandosi alieno dal consorzio umano.

Il riposo è sacrosanto, ma anche l'ospitalità e la cortesia che dobbiamo a coloro che vivono una stagione che passerà veloce per transitarli verso gli anni in cui, a loro volta, rivendicheranno il diritto al riposo, dimenticando che c'è una quiete anche nell'ascolto e non solo nel silenzio e che esistono tappi per le orecchie!

Città di mare, come Arma, non sono luoghi di cura; sono promessa di estate, di svago, musica, danze, spettacoli e incontri, di serate animate da allegria e suggestioni; il riposo è sacro ed è santo, ma sarà eterno, se non verranno presto riconosciute come legittime le aspettative di coloro, ospiti compresi, che nelle sere d'estate fabbricano ricordi di musica e allegria da conservare nel bagaglio della memoria.

Perché nessuno eleva proteste o lamenti invocando quiete, quando continui sorvoli diurni e notturni di velivoli di ogni genere inquietano con una densità ingiustificabile ed ingiustificata, quasi fossimo in guerra o prossimi ad aeroporti o campi di volo?

Perché nessuno si domanda con che cosa e a quali scopi vengano tracciate quelle scie rilasciate da aerei che a decine ogni giorno solcano i cieli sopra la terra e il mare e offuscano la luce del sole?

Continuando a chiedere che tacciano le voci, dimentichiamo di levare le nostre a domandare ragione di ben altri rumori, di ben altre anomalie che, continuando indisturbate, porteranno ad un silenzio che non sarà quiete, ma sarà morte".



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Range finder: come si sono svolti i fatti

Gli aerei fantasma (The ghost airplanes)

Come abbiamo visto in un precedente filmato, i velivoli che sorvolano la città di Sanremo (ma si presume anche altri centri italiani), dispongono di sistemi di dissimulazione tali da non poter essere identificati con i normali sistemi radar passivi, i quali, invece, sono perfettamente in grado di tracciare, come ben si vede dalla mappa, i normali aerei commerciali.

Ma, a prescindere da questo dato importante e decisivo, è interessante osservare uno dei velivoli che, agli inizi di ottobre 2009, ha partecipato alla pesante campagna di irrorazione sulla "città dei fiori". E' interessante notare come alcuni di questi aerei si sono, per così dire, accaniti, contro una formazione nuvolosa di bassa quota, al fine, evidentemente, dati i risultati, di dissolverla.

Come si può constatare, diversi tankers si sono concentrati in una ben determinata area operativa, provenendo da direzione sud/sud-est. Questo velivolo, evidentemente leggermente fuori dalla traiettoria assegnatagli, in modo palesemente intenzionale, compie una deviazione improvvisa, al fine di "centrare", diciamo così, il bersaglio.



Quando disinformatori come Mario Tozzi, Paolo Attivissimo, Piero Angela o altri pesci piccoli che ben conoscete, vi spiegheranno che si tratta di comuni aerei di linea, pensate a questo episodio che in fondo non è l'unico. Guardatevi quindi da coloro che intendono ingannarvi e chiedetevi per quale motivo agiscono, quali interessi coprono e, soprattutto, chi stanno proteggendo, nel totale dispregio delle vite umane.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 7 ottobre 2009

Falsa email inviata a nome del Comitato Tanker Enemy

Un messaggio di posta elettronica, a nome del Comitato nazionale Tanker enemy, è stato inviato ad alcuni iscritti ed ai lettori del nostro blog per mezzo di un servizio di anonimato (apologia.altervista.org). Avvertiamo che si tratta di un falso ideato per screditare il Comitato e per descriverne i fondatori come individui scaltri ed avidi. I lettori diffidino di tutte le comunicazioni in cui si chiedono contributi in denaro o dove si presentano progetti assurdi o illegali.

Come è ovvio, ci riserviamo di sporgere l'ennesima denuncia alla Polizia postale.


Ecco di seguito il farneticante e sconclusionato testo:


{ X-WEBSITE: apologia.altervista.org
X-Originating-IP: [79.54.217.117] } Il giorno 07 ottobre 2009 17.20, ha scritto:

"Ciao,
invio questa email a te e a tutti i partecipanti, e sostenitori di Tankerenemy.

Come saprete bene, mio fratello Antonio ed io, ci stiamo esponendo ogni giorno di più per la causa del riconoscimento del problema delle scie chimiche. Oramai per noi è diventato un lavoro visto che tra seguire il blog, fare i filmati, gestire il webhosting non abbiamo più tempo per noi.

Vorrei con questa lettera chiederVi se foste d\'accordo ad aprire un conto corrente bancario nel quale concretizzare il Vs. sostegno alla causa. Basta anche poco. Il c/c verrebbe intestato a nome del Comitato Tankerenemy e gli intestatari del conto saremmo Antonio ed io, in qualità di Vice e Presidente del Comitato.

Solo con il raggiungimento di una congrua somma si potrebbe pensare di comprare strumenti volti all\'investigazione dei fenomeni di condensazione. La nostra idea era quella di affittare un aeroplano tipo Piper, o Cessna, e portarci in quota sopra Sanremo. Una volta individuata una scia chimica mio fratello ed io, dal portellone laterale, procederemmo alla raccolta di campioni e di dati. Solo così riusciremo a dimostrare, una vlta per tutte che ci avvelenano ogni giorno: con dati alla mano!

Vorrei sapere anche il Vs. parere in quanto membri del Comitato.

Aspetto Vs. notizie.

Rosario e Antonio Marcianò
Comitato Nazionale Tanker Enemy
"



Art. 494 Sostituzione di persona

Chiunque, al fine di procurare a se' o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a se' o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 4 ottobre 2009

Testimonianza di un pilota civile sulle scie chimiche

Pubblichiamo la testimonianza di un pilota civile circa le scie chimiche: sono dichiarazioni rilasciate al curatore del sito www.chemtrails-info.de. Non sussistono motivi per ipotizzare che il resoconto non sia autentico. Esso comprova non solo la diffusione di scie tossiche nei cieli della Germania (come altrove), ma anche le anomale manovre di volo cui sono costretti i piloti dei vettori civili per evitare di incrociare nei corridoi aerei riservati ai tankers. Esortiamo piloti civili e militari, tecnici, meteorologi, personale di bordo e delle torri di controllo etc. a seguire l’esempio dell’insider tedesco. Garantiamo l’anonimato ed assoluta riservatezza a chi deciderà di fornire informazioni sulle attività clandestine ed illegali di aerosol chimico-biologico.


Osservazione del rilascio di chemtrails per opera di due Globemaster C-17 cargo a 6.000 m di altezza sopra la Germania


Introduzione al racconto del pilota

Il curatore di questa homepage (http://chemtrails-info.de - n.d.r.) ha incontrato l’insider alcuni mesi fa. Ad un certo punto del nostro colloquio ho chiesto all’interlocutore quale fosse la sua attività professionale. Solo dopo un po’ di insistenza, ha ammesso che lavora come co-pilota nella cabina di pilotaggio di un aereo commerciale. Ho portato delicatamente il tema verso le chemtrails, chiedendo se fosse al corrente di questo termine e dell’ipotesi che si trattasse di scie di “condensa” artificiali o appunto chimiche. Dopo un po’ di esitazione ha risposto: “Sì, qualcosa ho letto in Internet”. Dopo aver messo in chiaro di essere il redattore della Homepage di http://www.chemtrails-info.de/ e di voler sapere in che modo valutava questo problema e che cosa avesse eventualmente osservato dalla cabina di pilotaggio, mi ha raccontato quanto segue:

“Inizialmente avevo i miei dubbi sugli argomenti esposti in quegli articoli che trattano delle scie chimiche in Internet e circa la corrispondenza tra questi dati ed i fatti, ma poi ho sperimentato di persona qualcosa che mi ha convinto che sono sostanze chimiche diffuse per qualche motivo e che formano quelle “scie di condensa” persistenti (non sempre, n.d.r.) che chiamano “chemtrails“.

Non avevo mosso obiezioni durante la nostra conversazione e volevo chiarire alcuni dettagli. Ho chiesto al pilota, qualche settimana dopo, un resoconto più preciso della sua esperienza.

Riporto di seguito in forma letterale. la sua descrizione scritta il 17/08/2009. Soltanto le intestazioni sono inserzioni editoriali; i commenti aggiunti sono segnalati come tali.

Strane istruzioni di climb (salita) per opera della torre di controllo

“Dopo il decollo dall’aeroporto di Francoforte sul Meno, eravamo in rateo di salita a nord di Norimberga. Erano le 14.00. La visibilità era molto buona: non passavamo attraverso nubi di alcun tipo. Quel giorno sul territorio tedesco c’era un’aerea di alta pressione molto estesa.

Superando circa gli 11-12.000 piedi, ci passano al successivo settore radar che dà il via libera per l’ulteriore salita. Questi permessi sono regolati in maniera abbastanza generosa. Così il ‘ Radar Monaco’ ci dà il via libera sul piano volo FL250, ossia sui 25.000 piedi. Quel giorno, però, non è accaduto. Il via libera seguente avveniva in passaggi di 1.000 piedi. Il primo avviso del controllore era “climb 14.000 feet” (“sali a 14.000 piedi”, n.d.r.). Il prossimo “climb è a 15.000 feet”, l’altro “climb 16.000 feet”.

Sapevamo che ci dovevano essere vettori sopra di noi che stavano percorrendo la stessa rotta ma che salivano più lentamente rispetto a come l’avremmo potuto fare noi, o perché non potevano o perché non volevano.

Sul cosiddetto T.C.A.S. (Traffic Collision and Avoidance System), uno strumento di controllo con cui si osserva lo spazio aereo intorno al proprio velivolo, notavamo un traffico alla nostra destra e un po’ più in basso rispetto a noi. Visto che il tempo era buono, cercavamo di vedere il traffico che doveva esserci sopra di noi. Non tardò a presentarsi.


Due aerei cargo del tipo Globemaster C-17 rilasciano chemtrails dal profilo alare



Si notava un imponente velivolo da trasporto Globemaster C-17 a 18.000 piedi (6.000 m). Basandoci sulle nostre osservazioni con il T.C.A.S., sospettavamo che incrociasse un altro velivolo dello stesso tipo qualche miglia indietro alla stessa altitudine. Non potevamo inquadrarlo, ma sono sicuro che c’era un secondo aereo. Quello che potevamo, invece, vedere era una grossa scia dietro l’aereo. A questa altitudine ed in questa stagione non era un fenomeno da aspettarsi. Aerei che volavano molto più in alto e ancora chiaramente visibili non rilasciavano scie. Deve essersi trattato di una dispersione di sostanze non spiegabili con il solito rilascio di gas di scarico dei motori convenzionali.

(Aggiunta Red.: Durante la conversazione precedente avevo chiesto se le scie fuoriuscissero dai motori del Globemaster C-17. Il testimone ha risposto: “Indubbiamente no”. Quindi le sostanze uscivano evidentemente da speciali ugelli posti sui bordi alari del velivolo.


Altre osservazioni del pilota circa l’aumento delle scie chimiche

Nella mia vita quotidiana professionale (da pilota n.d.r.) mi sono reso conto che queste irrorazioni sono aumentate molto negli ultimi anni. Ho potuto osservare per tutta l’estate del 2009 queste operazioni di diffusione di “strati di nebbia alta” e soprattutto ad altitudini comprese tra i 18.000 ed i 35.000 piedi (6.000 / 12.000m) .


Come distinguere in alto la nebbia prodotta da scie chimiche dalla nebbia di condensa

Spesso non è facile distinguere una scia di condensa da una scia chimica. Tutti i giorni vedo aerei ad alta quota, talora anche ravvicinati tra loro, quando le rotte si incrociano. In questi casi, si può riconoscere bene com’è una scia di condensa e com’è una scia chimica. Si può distinguere dal loro comportamento nell’aria. Mentre una scia di condensa è leggera e sottile ed evapora rapidamente (senza lasciare traccia - n.d.r.), le scie chimiche sono pesanti, pigre e quasi compatte. Inoltre si comportano di conseguenza. Capita di lasciare un aeroporto la mattina dove sono state rilasciate scie chimiche. Tornando ore dopo, le troviamo ancora lì e sono diventate un velo grigio, mentre attorno il tempo è diverso.


Aumento massiccio delle scie chimiche in quota

Quando ci troviamo in volo, attraversiamo, talvolta per ore, aeree di nebbie alte (chimiche, n.d.r.). Ho compiuto spesso questa osservazione ovvero che ci sono sempre di più irrorazioni e sempre più pesanti. Non posso fornire delle prove, ma vedo le cose in questo modo.

Ulteriori note all’intervista a voce

Fin qui il racconto del pilota. E’ importante notare che alla quota indicata (18.000 piedi, che corrispondono a circa 6000 metri di altezza) le contrails (le scie di condensazione normali) non possono formarsi, come dimostrava d'altronde il resto del traffico aereo. Quindi si trattava di un’azione di irrorazione deliberata di scie chimiche da parte di due aerei cargo.

Inoltre il pilota raccontava che le comunicazioni del centro di controllo di volo con gli aerei che irroravano avvenivano su una frequenza radio completamente diversa da quella assegnata agli aerei di linea.

Questo suggerisce che i velivoli chimici avevano un "trattamento" diverso rispetto al traffico di linea (privilegiati probabilmente a causa di ordini dall’alto) e dovrebbe essere noto ai responsabili delle torri di controllo che si tratta di voli speciali per la modificazione atmosferica. Non stupisce che gli impiegati delle torri di controllo o l’U.B.A. non diano (o non vogliono o non possono dare) risposte su questi voli, una volta che viene chiesto loro di fornire informazioni.

Comunque, sollecitati a rispondere alle domande di un giornalista svizzero, alcuni piloti hanno ammesso che tali voli non sono stati registrati nei logs ufficiali.

Non bisogna stupirsi che, di fronte a tanta segretezza e di fronte alla negazione delle scie chimiche a tutti i livelli, i nostri politici, i meteorologi etc. possono continuare a mentire ancora, negando i voli chimici o adducendo deboli argomentazioni per tentare di smentire questa realtà.


Link al testo originale

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Ringraziamo XXX per la traduzione.





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