giovedì 13 agosto 2009

Clochards

I benpensanti si lamentano spesso dei clochards che trasformano panchine ed aiuole in bivacchi. Senza dubbio a nessuno piace che in certe zone delle città regnino il degrado e la sporcizia. Tuttavia è lecito chiedersi se non sarebbe preferibile che non esistessero persone costrette a sopravvivere in modo tanto precario: è un problema che le amministrazioni comunali hanno pensato di "risolvere" installando dissuasori sulle panchine o mandando i vigili a cacciare, con le loro arcinote buone maniere, i clochards dai luoghi in cui dormono e consumano qualche magrissimo pasto.

Di fronte a certe questioni lo stato e le sue protesi locali sanno ricorrere solo alla coercizione, alle misure punitive ed a salatissime ammende. Tra l'altro, ci sorge il dubbio che quanto più si inaspriscono le norme e le sanzioni, tanto più si manifesta la trasgressione. In re publica corruptissima plurimae leges: aveva ragione Tacito con la precisazione che l'Italia è tutto, fuorché una res publica. Chi comprende che queste situazioni sono dovute (e volute!) alle istituzioni stesse che dilapidano somme astronomiche per le iniziative più becere (notti bianche e sagre a base di canzonette) o criminali? Il Leviatano scialacqua ogni anno milioni di euro in spese militari e per l'avvelenamento globale, ma lesina pochi baiocchi alle categorie che sono ormai sull'orlo della povertà.

Gli ipocriti continuano a scandalizzarsi dei vagabondi, invocando interventi draconiani, ma non vedono di là dal proprio schizzinoso naso. Anzi il loro naso non è grado di percepire odori di nessun tipo, se nel territorio tra Sanremo e Ceriana è stata aperta una discarica da cui si sprigiona un tanfo insopportabile. Qualcuno ha mai protestato per questa discarica i cui miasmi non sono certo salutari? Attendiamo che l'illustre borgomastro di Sanremo se ne occupi, invece di eseguire gli scellerati ordini del feudatario imperiese. Come dimenticare poi che, mentre si elevano contravvenzioni a chi siede sul bordo di una fontana (delitto gravissimo), non si agisce contro i criminali che imperversano nelle aree urbane e soprattutto contro i farabutti (si escludono le eccezioni) che governano?

Lo stato non è tanto "un comitato d'affari", ma un'associazione a delinquere, legalizzata.


Fonte: Zret blog

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