domenica 9 agosto 2009

Sanremo e Maurizio Zoccarato, il sindaco del razzismo applicato e dei divieti

L'Italia fascista dei divieti passa anche attraverso ordinanze comunali che rasentano il ridicolo, il patetico e che ledono la libertà dei cittadini. A Sanremo, il neosindaco Maurizio Zoccarato (Pdl) si è già fatto riconoscere e ha già ordinato una serie di divieti che stanno sconvolgendo la vita dei cittadini, residenti e non. Divieti assurdi, i cui effetti deleteri e razzisti, in linea con l'ipocrisia che connota il governo nazionale, vengono giustificati attraverso la formula 'per la tutela della sicurezza urbana, della convivenza civile e del decoro cittadino'. E' chiaro che, dietro a questa formula, ci puoi nascondere qualsiasi sopruso e/o atto di ignobile discriminazione. E infatti:

- I call center vengono chiusi alle 19,30, proprio quando i maggiori fruitori del servizio telefonico sono soliti utilizzarlo, cioè tutti quei cittadini nordafricani che, finito di lavorare, non vedono l'ora di chiamare le famiglie lontane.

- Divieto di fumo anche nei luoghi verdi, dietro la scusa del fumo passivo per i bambini, poiché -dice testualmente l'ordinanza- 'i fumatori tengono usualmente le sigarette a un’altezza che corrisponde pressoché a quella dei bambini'. (Invece è noto che i gas di scarico delle automobili che sono ad altezza neonato in passeggino, fanno molto bene alla salute, così come le scie chimiche che rilasciano bario, alluminio, quarzo, polimeri...).

- Divieto di trasporto senza giustificato motivo di mercanzia in grandi sacchi, borsoni od altri contenitori (il riferimento è ai cosiddetti 'vu cumprà'), ma solo in determinate zone della città. (Peccato che queste zone sono talmente numerose che sarebbe risultato meno ipocrita scrivere 'in tutta la città' (qui l'elenco infinito delle vie).

- Divieto di bere anche una birra in piazza o sedersi sui bordi delle vasche (originariamente concepite a questo scopo). Chi vuole bere o sedersi, deve necessariamente consumare ai bar, accomodandosi nei dehors (forse Zoccarato è proprietario di qualche bar o forse questi bar appartengono ad amici suoi). Il divieto è esteso anche ad altri luoghi della città, naturalmente sempre per favorire il consumo nei bar.

- Nessuna antenna o parabola potrà essere installata se davanti c'è una piazza (ma come la mettiamo con le antenne e i ripetitori dei cellulari?)

- Divieto di locazione a cittadini senza permesso di soggiorno.

- Divieto di alloggio ai suddetti (e anche agli italiani) nelle abitazioni già locate.

- Divieto di ospitare cittadini senza permesso di soggiorno.

- Divieto di esistenza per i clochards (e, a questo punto, anche per tutti gli altri)

Dietro a questi divieti, è chiaro, esiste una precisa volontà di marca razzista e discriminatoria e che testimonia una profonda ignoranza, oltreché un opportunismo che lede la libertà dei cittadini e conferisce favori soltanto agli esercenti dei locali. E' anche per via di questi favoritismi che, da anni, in barba ad ogni legge sul divieto di emissioni acustiche nei centri cittadini, continuano a svolgersi concerti nella piazza principale, a volume altissimo e che durano ben oltre la mezzanotte, con gravi ripercussioni sulla salute psicofisica degli abitanti del quartiere, esasperati e costituiti in un Comitato.

Allora, visto che il sindaco Zoccarato sembra 'avere a cuore' i problemi dei cittadini, pensi piuttosto a dare sèguito alle lamentele del Comitato Cittadini del Centro, in merito ai fastidi ad essi cagionati dalle rumorose performances canore di Piazza Colombo. Noi non crediamo che a Sanremo non esistano altri luoghi dove fare concerti. Ah, già... in piazza ci sono i bar da favorire!


Nota:

Ci è giunta una lettera da parte di una sanremese che si lamenta proprio di questi concerti nel cuore della città, fino a notte fonda, a volume altissimo. La pubblicheremo presto.


Fonte: italianimbecilli.blogspot.com

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