Da un recente sopralluogo nell'entroterra di Sanremo, abbiamo potuto constatare, a distanza di un solo anno, che i boschi costituiti, per lo più, da latifoglie (faggi e castagni), da conifere (pini e larici) risultano in condizioni vegetative assai precarie: molti esemplari che, indicativamente, per quanto attiene i larici, supera il 50 per cento, sono secchi o, nonostante una stagione primaverile mite ed irrorata da qualche pioggia, hanno perso quasi del tutto il loro manto verde, mentre le latifoglie non sono coperte di gemme, poiché solo su pochissimi rami spuntano dei germogli.
Declivi, fino allo scorso anno, ammantati di essenze vegetali e con un fitto sottobosco, ora sono brulli, scabri, ridotti a pietraie o a "lande lunari".