domenica 5 luglio 2009

L'evoluzione delle attività clandestine di aerosol su Sanremo

Sanremo, un tempo ridente cittadina della riviera di Ponente, meta di turismo salutista, consigliata dai medici per l'aria pulita ed il benefico sole , è divenuta, dal 2005, una mefitica, spettrale, deprimente area di sperimentazione ad uso e consumo dei militari.

Un tecnico E.N.A.C., che vuole rimanere nell'anominato, ci ha informato che quest'area non è soggetta a controlli, né della Francia né dei controllori di volo italiani e per questo motivo è stata scelta come poligono utile alle sperimentazioni chimico-biologiche, nell'ambito di diversi progetti nei quali sono coinvolti civili (governo compreso) e militari.

Le chemtrails fecero la loro prima comparsa sui cieli di sanremo nel 2005. Il metodo di dispersione era quello classico (scie persistenti di giorno e di notte) e tale è rimasto sino a circa un anno fa, ma, in seguito al diffondersi delle informazioni su quanto stava accadendo in modo del tutto clandestino ed a discapito dell'integrità dei biomi e della salute dei cittadini, gli avvelenatori hanno cambiato strategia, concentrando la maggior parte delle operazioni durante le ore notturne. L'uso di scie chimiche di tipo persistente è, a quanto pare indispensabile, in quanto il trimetilalluminio è tra gli elementi dei quali si richiede la maggiore diffusione. Per questo motivo, dovendo dissimulare le irrorazioni diurne con aerosol effimeri e quindi con percentuali minori di trimetilalluminio, i tecnici preposti all'oragnizzazione delle attività chimico-biologice in atmosfera, hanno deciso di adoperare scie di tipo non persistente durante il giorno, facilmente mimetizzate nella nebbia chimica biancastra, risultato delle pesanti irrorazioni notturne.

Se prima, quindi, le attività clandestine di aerosol, per quanto evidenti, risultavano quasi del tutto invisibili ai dormienti abitanti di Sanremo, ora le autorità comunali possono addirittura organizzare conferenze sul "meraviglioso microclima della Città dei fiori", forti dell'apparente assenza di scie chimiche nei nostri cieli. E' presumibile che questo cambiamento di strategia, quasi un unicum nel panorama "scie chimiche", sia il frutto di accordi sotto banco tra amministrazione pubblica, militari ed esecutivo, al fine di tentare di frenare la drammatica emorragia di presenze turistiche nel comune ligure, attraverso questo stolto compromesso. Con questo accordo il nuovo sindaco, Maurizio Zoccarato, anziché chiedere con vigore l'interruzione delle attività di geoingegneria su Sanremo, si accontenta, auspice il feudatario del Ponente ligure, il ministro del sottosviluppo, Claudio Scajola, di far operare i militari in modo dissimulato, quel tanto da poter continuare ad ingannare gli imbelli cittadini, persi dietro a piste ciclabili, popolate da pantegane da mezzo metro, e parcheggi introvabili.

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